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L'Assessore, la Trota, la Maga

Monica Rizzi, leghista, assessore allo Sport di Roberto Formigoni. Per meriti acquisiti: fare da tutor politico al figlio di Umberto Bossi. Non importa se la pasionaria della Val Camonica esibisce un titolo che non ha (psicologa). In compenso si fa aiutare da una maga (a spese della Regione)

Il dubbio della vigilia era: sarà assessore all'agricoltura, o alla cultura? La decisione spetta a Roberto Formigoni, che da giorni sta cercando di comporre il complicato puzzle della giunta regionale della Lombardia. Lei, Monica Rizzi, è comunque contenta: sarà in ogni caso assessore. E forse il futuro lo conosce già: gliel'avrà già predetto la sua maga, Adriana Sossi, la veggente di Nave (Brescia) in contatto con gli extraterrestri. Comunque sia, la Lega nord ha promesso a Monica Rizzi un assessorato, e la Lega mantiene le promesse. Oltretutto lei se l'è meritato: ha aiutato la Trota a risalire la corrente. Sì, ha accettato di farsi da parte, si è tolta dalle liste elettorali della sua Brescia, per non fare ombra al figlio di Bossi, Renzo "la Trota". Non solo: durante la campagna elettorale lo ha amorevolmente accompagnato per i paesi della provincia bresciana e della Valle Camonica, dove lei è di casa, per aiutare lo spaesato giovane a raccogliere i voti necessari a essere eletto. Missione compiuta: il Bossi jr ha portato a casa quasi 12 mila preferenze. Un bel risultato.

Del resto, Monica Rizzi se l'è meritata, la poltrona, anche grazie ai lunghi anni di militanza nelle schiere leghiste. Nata a Brescia nel 1969, vive a Darfo Boario Terme, "la capitale della Valle Camonica", dice con orgoglio . Grande passione politica, ha cominciato nel 1986 a scalare via via le gerarchie di partito: semplice militante, poi segretario di sezione a Darfo, poi segretario di circoscrizione, poi ancora segretario provinciale dell'inesistente provincia della Valle Camonica, commissario della provincia di Brescia, infine membro della segreteria nazionale della Lega lombarda, ma anche della commissione disciplinare del partito... Intanto, si faceva le ossa nelle istituzioni: consigliere comunale, poi assessore, infine consigliere regionale, nel 2005. Anzi, "la più votata fra tutti i consiglieri lombardi della Lega nord".

Politica di professione? No. Nel suo curriculum esibisce il titolo di "psicologa e psicoterapeuta infantile". Specializzata nel recupero dei bambini vittime di abusi. Dichiara di aver lavorato "per una decina d'anni nel campo specifico del recupero dei minori abusati". E risulta che abbia addirittura collaborato con il Tribunale dei minori di Brescia. E qui cominciano i guai. Perché il suo nome, nell'albo regionale dell'Ordine degli psicologi della Lombardia, non c'è; e non c'è neppure negli altri albi regionali di tutt'Italia. Non è solo un problema formale: perché per dirsi psicologi è necessario avere una laurea, aver fatto un anno di tirocinio, aver superato l'esame di Stato e quindi essere iscritti all'Ordine. Altrimenti, esercitare la professione di psicologo, o anche solo fregiarsi di quel titolo, è un reato penale. Roba da procura della Repubblica. Come dirsi medico senza averne i titoli.

Il presidente dell'Ordine degli psicologi della Lombardia, Mauro Grimoldi, lo conferma al Fatto quotidiano : "No, il suo nome nei nostri elenchi non c'è. In seguito ad alcune segnalazioni, l'Ordine ha anzi aperto un'indagine. Al termine, manderemo quanto raccolto alla magistratura".

Non è neppure certo che Monica Rizzi sia laureata. Nel suo curriculum dice di aver studiato un anno a Padova e di essersi poi "specializzata in Svizzera". Quel che è certo, è che ha sempre a fianco una guida speciale: la maga Adriana Sossi, autrice del libro "La mia vita con gli spiriti", medium precoce ("Già a otto anni, con l'aiuto di mia nonna, ho spostato un comodino") e ricca di buoni contatti ("Ho da tempo un rapporto con un extraterrestre della galassia di Oron"). I contatti le sono stati utili anche in Regione, perché Monica Rizzi ha provveduto a farle ottenere una collaborazione remunerata (4 mila euro) per il periodo agosto 2009-gennaio 2010. Chissà cosa prevede, ora, la maga Adriana: Monica Rizzi andrà all'agricoltura o alla cultura?

(Soluzione: alla fine Monica Rizzi è felice di accettare l'assessorato allo Sport)

(Il Fatto quotidiano, 22 aprile 2009)

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