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Come nasce un movimento
In blu: le scelte del governo.
In arancione:
le proteste dei cittadini, dei magistrati, dei girotondi.

In rosso: le lotte sociali.

 

• 13 maggio 2001.
Silvio Berlusconi vince le elezioni.

• 11 giugno.
Insediamento del governo.

• 18 giugno.
Nel discorso con cui chiede la fiducia al Senato, Berlusconi promette che risolverà il conflitto d’interessi prima dell’estate.

• 28 giugno.
Uno dei primi atti del governo è l’abbattimento della tassa di successione per i patrimoni multimiliardari (come quello del presidente del Consiglio).


• 6 luglio.
Sciopero generale dei metalmeccanici, indetto dalla sola Fiom•Cgil.


• 19 luglio.
Il Parlamento comincia ad affrontare la riforma che di fatto depenalizza il falso in bilancio, reato per cui Berlusconi è imputato in tre processi a Milano.

• 20•22 luglio.
Al G8 di Genova le forze di polizia, sotto gli occhi del mondo, si comportano in modo inutilmente violento e repressivo.

• 26 luglio.
Il ministro della Giustizia Roberto Castelli presenta il suo piano per la giustizia. Prevede l’abolizione delle correnti nel Csm e la depenalizzazione del falso in bilancio.

• 9 agosto.
Il governo vara il decreto sui contratti a termine. Intanto i ministri Maroni, Marzano, Tremonti e Fini dichiarano di voler abolire le garanzie previste dall’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.

• settembre.
Sono tolte le scorte a molti magistrati antimafia e anche a Ilda Boccassini, colei che ha scoperto gli assassini del giudice Falcone (dunque ad altissimo rischio pedrsonale) e che oggi sostiene l'accusa nel processo "Toghe sporche" contro Berlusconi.


• 15 settembre.
Primo presidio, a Roma, di un gruppo delle Sciarpe gialle, che manifesta ogni 15 giorni contro il conflitto d’interessi.

• 28 settembre.
Primo presidio a Milano, davanti al palazzo di Giustizia, per opporsi al «poker contro la legalità» (rogatorie, falso in bilancio, conflitto d'interessi, scorte). A convocarlo è questo sito, societacivile.it


• 3 ottobre.
Il Parlamento approva la nuova legge sulle rogatorie, che di fatto impedisce di utilizzare nei processi italiani (tra cui naturalmente quelli contro Berlusconi) i documenti e le prove d'accusa che provengono dall’estero.

• 24 ottobre.
Il governo pone la fiducia sul decreto che introduce l’euro in Italia. Dentro, c’è la sorpresa: le norme che favoriscono il rientro dei capitali illegalmente trasferiti all’estero. Un regalo agli evasori fiscali. Un aiuto al riciclaggio del danaro sporco.


• 26 ottobre.
Presidio davanti al palazzo di Giustizia di Milano in solidarietà ai magistrati a cui è stata tolta la scorta, indetta dal gruppo «Le Girandole».


• 16 novembre.
Tre grandi cortei di metalmeccanici invadono Roma. Manifestano contro governo e Confindustria e per chiedere la ripresa delle trattative dopo l’accordo separato firmato da Cisl e Uil.

• 29 novembre.
I magistrati italiani scioperano, sospendendo le udienze per 15 minuti, per protestare contro gli attaccchi del governo all’autonomia della magistratura.


• 5 dicembre.
I sette membri della giunta dell’associazione nazionale magistrati si dimettono, considerando in pericolo «il principio dell’autonomia della magistraturať.


• 5•6•7 dicembre.
Sciopero generale unitario in difesa dell’articolo 18 indetto dai sindacati confederali. Altissime adesioni alla Fiat Mirafiori di Torino.


• 6 dicembre.
A Bruxelles il governo italiano blocca l’approvazione del mandato di cattura europeo, disapprovando che questo scatti per corruzione e reati finanziari.


• 12 dicembre.
Alla fine «dell’increscioso episodio del mandato di cattura europeo» il ministro degli Esteri Renato Ruggiero si dimette dal governo.


• 14 dicembre.
Sciopero nazionale dei lavoratori del pubblico impiego.


• dall’insediamento a palazzo Chigi a oggi.
Berlusconi cerca in ogni modo di bloccare il processo "Toghe sporche", dove è accusato di aver comprato sentenze giudiziarie e dove la sentenza potrebbe arrivare entro pochi mesi. Con l’intervento del ministro della Giustizia Roberto Castelli cerca perfino di spostare un giudice del collegio, per far ricominciare dall’inizio il processo.


12 gennaio 2002.
Inaugurazione dell’anno giudiziario, tra le proteste in tutta Italia dei magistrati e perfino degli avvocati contro la politica del governo sulla giustizia. A Milano il procuratore generale Francesco Saverio Borrelli conclude la sua relazione dicendo: «Resistere, resistere, resistere!».

• 24 gennaio.
Un gruppo di professori, tra cui Paul Ginsborg e Francesco Pardi, organizzano a Firenze una manifestazione sui temi della giustizia; vi accorrono 15 mila persone.

• 26 gennaio.
Girotondo attorno al palazzo di Giustizia di Milano, indetto da un gruppo di cittadini che si qualificano «Per mano per la democrazia». Tra essi, Daria Colombo e Luigina Venturelli, che propone di abbracciare il palazzo con un «girotondo».

• 2 febbraio.
Manifestazione in piazza Navona organizzata dal comitato «La legge è uguale per tutti», promosso dal senatore della Margherita Nando dalla Chiesa. In coda agli interventi programmati, interviene il regista Nanni Moretti: «Con questi dirigenti non vinceremo mai».

• 15 febbraio.
Sciopero generale nazionale, con grande corteo a Roma, indetto dai lavoratori dei Cobas con la partecipazione dei movimenti antiliberisti.


• 17 febbraio.
Girotondo attorno al palazzo di Giustizia di Roma, con oltre 5 mila partecipanti.


• 21 febbraio.
La Cgil indice lo sciopero generale per il 5 aprile e una manifestazione nazionale a Roma per il 23 marzo.


• 22 febbraio.
Nominato il nuovo consiglio d’amministrazione della Rai. La maggioranza di governo mette le mani sulla tv pubblica: Berlusconi di fatto arriva a controllare, oltre Mediaset, anche la Rai, dunque tutte le sei reti televisive nazionali, private e pubbliche.

• 23 febbraio.
Al «Giorno della legalità», organizzato al Palavobis di Milano a dieci anni dall’avvio di Mani pulite, arrivano 40 mila persone.


• 28 febbraio.
La Camera approva, tra tumulti, una legge sul conflitto d’interessi che non risolve il conflitto, ma lo annulla.

• 1 marzo.
Berlusconi chiede che il processo «Toghe sporche», in cui è imputato, sia trasferito in un’altra città: la Milano di Borrelli, dei girotondi, del Palavobis e del cantautore Trincale non offrirebbe la tranquillità necessaria al giudizio.


• 2 marzo.
Manifestazione dell’Ulivo a Roma. Vi partecipano alcune centinaia di migliaia di persone.

• 10 marzo.
Girotondo attorno alle sedi Rai in molte città d’Italia, indetti da gruppi spontanei «contro l’appropriazione indebita della tv pubblica da parte di Berlusconi».


• 23 marzo.
Grande manifestazione della Cgil, contro il terrorismo e per i diritti. Circa 3 milioni di partecipanti, secondo gli organizzatori.

• 13 aprile.
Girotondo per la democrazia nella scuola, in sostegno della scuola pubblica e contro la riforma Moratti.

• 20 aprile.
Sciopero della tv. Un giorno a televisore spento e iniziative per la democrazia nella comunicazione.


• 14 settembre.
Piazza San Giovanni, a Roma, è stracolma per la «Festa di protesta». Nanni Moretti parla dal palco: «Non perdiamoci di vista»...

 

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