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Letture
Un libro in dieci righe
di Elena
Santoro
petulia68@hotmail.com
Il racconto di
Sonecka
di Marina
Cvetaeva
La Tartaruga
Un romanzo d'amore autobiografico, la passione
travolgente tra la Cvetaeva, grande poetessa esule
russa, e Sonja Gollidej, una giovane attrice. Un inno
alla sua bellezza, alla sua breve vita, scritto in
modo rapinoso. "Un volto così è
già una promessa. ma lui prometteva solo ciò
che non poteva mantenere. Promesse così le
mantegnono soltanto i fiori. E le pietre preziose.
Preziose - interamente. E i fiori - interamente fiori".
Bellissimo
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84, Charing Cross
Road
di Helen
Hanff
Archinto
Una storia vera, il lungo carteggio tra l'autrice
americana e una libreria londinese di libri vecchi,
dal quale è stato tratto il cult movie omonimo.
Un libretto leggero e gradevole, soprattutto per chi
ama i libri, le librerie, i librai e le lettere
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Il capitano Jens
Munk
di Thorkild
Hansen
Iperborea
Racconto della spedizione alla ricerca del passaggio
a Nord-Ovest: nel 1619 il capitano della marina
reale Jens Munk, figlio di un nobile danese, viene
mandato dal re Christian IV re di Danimarca e Norvegia
alla ricerca di un passaggio per la Cina a nord del
Canada, ma il progetto fallisce nonostante gli sforzi
eroici di Munk
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I sonnambuli
di Hermann
Broch
Einaudi
Il meno conosciuto, forse, dei grandi della letteratura
austriaca. Una trilogia imponente, in cui l'uomo
lotta (con se stesso) per trovare il suo ruolo in
un mondo di valori in transizione, tra vecchio e nuovo.
La famiglia, la terra, l'esercito, la politica, la
borghesia e il teatro
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Fondamenta degli
incurabili
di Josif
Brodskij
Adelphi
Venezia è
un pesce
di Tiziano
Scarpa
Feltrinelli
Lettura, quella di Brodskij, sempre straordinaria.
Dopo Fuga da Bisanzio, dedicata a San Pietroburgo,
ecco le pagine su Venezia. Un inno d'amore alla città
sull'acqua più bella del creato. Pagine
mozzafiato, ricchissime, piene di poesia e da
mandare a memoria, per la loro bellezza. Pagine e
parole che ricordano il testo di Scarpa, anche se
molto diverso nello stile. Due serenate che riempiono
di emozione
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Grande seno, fianchi
larghi
di Mo Yan
Einaudi
Un affresco epico incantevole. La Cina, la
sua storia e la sua gente, raccontata con umorismo
straordinario dall'erede maschio di una allargatissima
famiglia cinese.
Mo Yan, già autore di Sorgo rosso, racconta
per quasi novecento pagine, ma senza mai stancare,
i girotondi politici, familiari, affettivi, di una
famiglia assolutamente matriarcale, succhiata dagli
uomini, venerati come divinità, attraverso
i grandi seni delle sue donne e presa dai loro fianchi
larghi.
Bellissimo.
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Signorina Cuorinfranti
di Nathanael
West
E/O
Un classico della letteratura americana, la
cui brevità e titolo nascondono il cinismo
e la forza del contenuto. Signorina Lonelyheart è
una rubrica di cuori solitari e affranti di un popolare
quotidiano americano, gestita da un giornalista
disperato (signorina Cuorinfranti, appunto).
Uno schiaffo secco a Hollywood e alla carta stampata,
dall'autore di quell'altro capolavoro che è
Il giorno della locusta.
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Powerbook
di Jeannette
Winterson
Mondadori
Powerbook è il nuovo portatile Apple, presenza
occulta e tuttavia nodale dell'ultimo romanzo di Jeannette
Winterson.
Riconoscibilissimo lo stile, sempre identico,
a metà fra il manierismo e la sensualità
autentica di certi pensieri, di certi desideri.
L'ennesimo romanzo on line, in cui la finzione e la
libertà che il pc ti garantisce sono paragonabili
ai travestimenti che acquisti in una bottega teatrale.
Fortissimo il richiamo a Le città
invisibili di Calvino. Quando non si sa
se il destino è la trappola o la mano che la
fa scattare.
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Il prete giusto
di Nuto
Revelli
Einaudi
Revelli ama recuperare la memoria dei grandi, piccoli
partigiani resistenti, piccoli e grandi come don raimondo
Viale, appunto, prete e uomo, lacerato.
Un racconto emozionante, sommesso, fatto di
alti e di bassi, semplice come i protagonisti. Da
leggere, soprattutto oggi che la nuova sinistra del
social forum pare prendere avvio da qui.
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Nodo alle budella
di Leo Malet
Fazi
L'ultimo, ahinoi, capitolo della meravigliosa Trilogie
noire del grande, grandissimo capostipite del noir
francese. Disperato, spietato, ineluttabile, assolutamente
perfetto. Insieme a La vita è uno schifo
e Il sole non è per noi, un superclassico.
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Le vergini suicide
di Geoffrey
Eugenides
Mondadori Economica
Un romanzo coinvolgente, sullo strano destino
di cinque sorelle, votate al suicidio, da cui la figlia
di Coppola ha tratto un buon film.
Una storia mista, ironica, sensuale, cinica, resa
particolare dalla voce di un narratore collettivo
che rappresenta gli occhi e i desideri di tutti i
ragazzi con cui le bellissime sorelle avranno a che
fare. Uno scrittore poco più che trentenne,
decisamente promettente.
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Il sabato. Il suo
significato per luomo moderno
di Abraham
Joshua Heschel
Garzanti
La rilettura dello shabbath, il settimo giorno
degli ebrei, votato al riposo. Al riposo che è
tempo dato al tempo e non allo spazio, come succede
per gli altri sei giorni della settimana.
Un piccolo saggio colto e ricco di citazioni,
che offre interessanti spunti di riflessione sul tempo
che non riusciamo più a considerare, se non
in relazione allo spazio e alla sua conquista.
Un
recupero di tradizioni e, anche, di leggi di grande
buon senso.
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Ognuno ha tanta
storia
di Carlo
Mazzantini
Marsilio
Un romanzo e un autore a me sconosciuto, consigliatomi
da un libraio di Palermo, personaggio di quelli ormai
rari, proprietario della libreira Laleph.
Come raro è il libro, fatto di ricordi,
espressi con una fertilità di vocabolario unica
e ormai rara da trovare, fatto di un amore grandissimo
e di incontri importanti.
Un libro di memorie, piacevolissimo,
dal bravo papà di Margaret Mazzantini.
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Austerlitz
di Sebald
Adelphi
Pagine ricchissime, queste, per un saggio
che nasce come romanzo, colto e corredato di immagini
fotografiche. Alla ricerca di se stesso, Austerlitz,
novello flaneur, compie un viaggio angosciante, doloroso
ma necessario, con incontri che segnano la sua vita
e ricompongono un puzzle di ricordi ed esperienze
che lasciano tanto al lettore.
Un romanzo non facile, ma che ricompensa della
fatica.
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I turbamenti
del giovane Torless
di Robert
Musil
Un classico tra i classici che non avevo mai
letto e che mi ha sconvolto. I turbamenti del giovane
chiuso in collegio sono così magistralmente
espressi e le crudeltà dei piccoli verso i
piccoli così ben rese, che per due giorni ho
inseguito e respinto il libro.
Da leggere quando si sta bene oppure, per chi
ama toccare il fondo, quando si sta male.
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Il mondo secondo
Garp
di John Irving
Rizzoli
Scrittore dallo stile inconfondibile, Irving.
E romanzi inconfondibili i suoi. Pirotecnici, affastellati,
costruiti con storie dentro le storie e personaggi
che si spostano da una storia ad unaltra, come in
ciabatte.
Niente è inverosimile qui. Una scrittura
piena di umorismo e di malinconia insieme, grottesca
e umana. Azione al quadrato.
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I vicere
di De Roberto
Einaudi
Il più bel romanzo della letteratura
italiana, secondo Sciascia. Laltra faccia della
medaglia rispetto a Il Gattopardo, scritto da un autore
che amava i suoi personaggi.
De Roberto au contraire disprezza i cinici
e meschini protagonisti di questo affresco sul decadimento
della nobiltà siciliana e senza clemenza affonda
colpi sugli illustri rampolli della nobile famiglia
Uzeda.
Un romanzo bellissimo, epico, corale, profetico.
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Bassotuba non cè
di Paolo
Nori
Einaudi Stile libero
Mah. Eppur si muovono, i suoi ammiratori.
Bassotuba non cè è una puntata
a caso del ciclo Nori, giovane scrittore osannato
da alcuni per questa sua capacità di rendere
loralità in forma scritta.
Sarà. Ma leggere pagine epagine di anacoluti,
di ripetizioni, di parolacce, di situazioni qualsiasi,
assolutamente qualsiasi, stufa moltissimo, oltre a
fare venire lorticaria.
Meglio una soap opera, allora.
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Natura morta
con custodia di sax
di Geoffrey
Dyer
Instar Libri
Magico Dyer, che ci racconta capitolo dopo
capitolo i grandi del jazz, tratteggiando immagini
che si accompagnano a fotografie di Duke Ellington,
Thelonius Monk, Art Pepper, Chet Baker , Lester Young,
Count Basie.
Da servire con la sua colonna sonora. E poi
i libri Instar sono sempre una meraviglia.
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Un bicchiere di
rabbia
di Raduan
Nassar
Einaudi
Un Einaudi arcipelaghi (nella nuova elegante
veste), con splendida copertina con tela di Rothko.
Una scrittura corrosiva, densissima, per un
breve monologo in cui la punteggiatura consta solo
di virgole e le pause le dettano i capitoli.
Una storia damore (una storia damore?)
molto sui generis. Particolare, scritto da un brasiliano
con origini libanesi.
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Senza sangue
di Alessandro
Baricco
Rizzoli
Sempre elegante, sempre inconfondibile. Ma
un po privo di nerbo, di corpo, forse anche rispetto
alle aspettative alimentate dal triennio di silenzio
(a parte Next, sui no global).
Continua in modo evidente la sua passione per
il filone western di cui maestro (anche suo) è
Cormac Mc Carthy, che già animava la parte
migliore di City.
Ma è sempre un bel leggere e sempre
un grande narratore, capace di emozionare con le parole.
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Doppio sogno
di Arthur
Schnitzler
Adelphi
Il romanzo scandalo che Kubrick ha attualizzato
in Eyes Wide Shut. Una festa in maschera per una coppia
felice sarà linizio di una avventura, a metà
tra il reale e lonirico, che cambierà la loro
vita.
Quando le parole sono capaci di lasciare segni
e modificare destini e le confessioni sanno fare male.
Tormentoso e tormentato, attualissimo.
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Uomini e no
di Elio Vittorini
Bompiani
Un capolavoro da non dimenticare, dove si
racconta di una storia damore e di una storia
di guerra e resistenza partigiana a Milano.
Pagine piene di suggestioni, di poesia e di
storia, in cui protagonista è luomo e
luomo che uomo non è. Romanzo densissimo,
utile, fatto di poche parole che tornano a rimare
quasi insieme, soprattutto nel discorso diretto e
tuttavia capaci di suggerire emozioni grandi. Davvero
da non perdere.
Conversazioni in
Sicilia
di Elio
Vittorini
Bompianii
Ritorna in queste conversazioni, illustrate
da Renato Guttuso, il tema delluomo e delluomo
no, dellannichilimento della guerra fascista,
in Spagna come in Italia, e la voglia di riscoperta
della terra natia, della sua immutabilità,
nel ricordo così come nellolfatto, nel
tatto, nella vista.
Quadri appena tratteggiati, per suggerire una
immagine mai raccontata per intero. Il mondo delle
donne e quello degli uomini, i loro incroci e le distanze.
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Lo sguardo del
flaneur
di Ulf Peter
Hallberg
Iperborea
Una piacevolissima scoperta. Conversazioni
vere e verosimili tra il flaneur, lattento osservatore
baudleriano ripreso da Walter Banjamin e intellettuali
delle città che hanno fatto la storia dellEuropa,
allungando fino a New York.
Da Berlino a Praga a Parigi a New York a Pietroburgo
e Mosca, la storia si compie in una rilettura vista
attraverso occhiali privilegiati, con tanto di immagini
fotografiche, una più bella dellaltra,
corredate da chiose e pensieri.
Un saggio romanzo o romanzo saggio bellissimo,
pieno di pensieri da salvare e leggere e rileggere
e leggere ancora viaggiando. Un libro che non si vorrebbe
finire mai.
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Viaggio in Armenia
di Osip
Mandelstam
Piccola biblioteca Adelphi
,Un libretto esile, in cui la prosa è
poesia, certo grazie anche alla sapiente traduzione
di Serena Vitale.
Appunti di viaggio, sparsi e vari, di uno dei
pensatori, scrittori e poeti più interessanti
e pregni del secolo appena concluso.
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Se la luna mi porta
fortuna
di Achille
Campanile
BUR
La rilettura di Campanile è sempre
straordinaria. Impossibile non scoppiare a ridere.
Una comicità irresistibile, fatta di
battute caste e casalinghe, di storie buffe e ingarbugliate
nella loro semplicità, con personaggi uno più
caratterizzato dellaltro.
Dallingenuo Battista Raggio di Sole a Celestino,
scocciatore della impagabile Famiglia de Gentilissimi.
Romanzi, tutti, che sono concentrati di buonumore
per tutte le stagioni.
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Il mondo senza
di me
di Dario
Mancassola
Pequod
Opera prima di un giovane scrittore italiano.
Doppio diario di due amici che dividono un appartamento
insieme, uno straight e uno gay.
Una prima parte banale, stravista e anche un
po retorica e una seconda invece ambientata ad Amsterdam
decisamente più interessante e introspettiva.
Romanzo post adolescenziale con qualche pezzo
degno di nota ma troppi deja-vu.
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Isola Nera
di Piergiorgio
Di Cara
E/O
Acquistato sulla scia di una lusinghiera recensione
su Pulp, che lo paragonava a Izzo e al profumo mediterraneo
di spezie basilico e bouillabaisse.
In realtà un giallo noir abbastanza
qualunque, ambientato a Lipanusa, isola immaginaria
che potrebbe essere Linosa come Alicudi, un poliziotto
convalescente alle prese con un morto, confinato
su unisola chiusa e inaccessibile, nera e vulcanica.
Lautore ci ha messo del suo, essendo anche
lui commissario di polizia.
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Alexis o il
trattato della lotta vana
di Marguerite
Yourcenar
Feltrinelli Economica
Breve romanzo epistolare, scritto dallautrice
a 24 anni e mai ritoccato.
Un uomo che racconta alla moglie, nellabbandonarla,
la sua vana lotta di tutta una vita contro la propria
omosessualità.
Un romanzo intenso, anche se volutamente freddo,
in cui è facile ritrovarsi, sostuendosi al
protagonista con le battaglie proprie verso le debolezze
con cui la vita in modo diverso ci segna.
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La fine è
nota
di Geoffrey
Holiday Hall
Sellerio
Un giallo molto ben fatto, sostenuto da una
architettura narrativa interessante e mai banale, riscoperto
da Sciascia, in cui si cade facilmente in tutte le trappole
tese dallautore per sviarci dalla soluzione.
Una bella lettura, semplice e rilassante, con
un incipit e una chiusa del romanzo davvero magistrali.
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Miele
di Torgny
Lindgren
Giano editore
Il silenzio delle terre del nord, delle cose
non dette e dei segnali di fumo, il silenzio di quel
tempo che gli orologi non sanno contare.
La storia di due fratelli, incapaci di amarsi
ma anche di lasciarsi, speculari e ombra luno
dellaltro. Una scrittrice di passaggio farà
da telefono senza fili per rimetterli in comunicazione
e farli finalmente morire in pace, convinti entrambi
di avere "ucciso" laltro.
Un romanzo interessante, molto nordico, pubblicato
da questa piccola e nuova casa editrice che ha scelto
larancio per le sue copertine minimaliste.
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La scomparsa di
Maiorana
di Leonardo
Sciascia
Einaudi
Un libello che viene facile abbinare a Lultima
lezione di Ermanno Rea, il seducentissimo racconto
dellaltra celebre e altrettanto oscura scomparsa,
quella di Federico Caffè.
Il racconto degli ultimi giorni del geniale
fisico, le diverse chiavi di lettura per interpretare
vita e segni di questo protagonista così unico
della scienza italiana. Tanti interrogativi,
che secondo Sciascia portano diritto alla bomba di
Hiroshima e che stilano il ritratto di un uomo complesso
e dotato di una mente eccelsa.
Altro libro simile di Sciascia è Laffaire
Moro, sulla rilettura, rivelatasi poi esatta,
delle lettere di Moro dal carcere delle BR.
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Strade blu
di William
Least Heat-moon
Ed. Einaudi
Un lungo taccuino di viaggio per un giro sulle
strade blu del Nord America, ossia le strade minori
così contrassegnate sulle mappe, lungo quanto
metà della circonferenza terrestre.
I paesaggi, i personaggi, la cucina, la storia
e la cultura degli stati attraversati in solitaria,
alla guida di un furgone alla ricerca di se stessi.
Concluso da una chiosa Navajo: ricorda tutto
di quello che vedi, perché il resto ritorna
nel vento.
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Jules e Jim
di Henri
Pierre Roche
Adelphi
Esattamente come il film di Truffaut, essenziale,
in bianco e nero, scandalosamente trasgressivo.
Il sorriso di una statua greca che innamora
i due amici e che verrà riconosciuto in Marthe,
gli equilibri anomali e inconsueti che legano Jules
e Jim alle donne e ai loro figli (del passato, del
presente e del futuro).
Quanto si immagina possa succedere in una eventuale
unica vacanza di libertà (difficile pensare
di gestire rapporti così liberi, impensabile
forse quando ami) e che qui invece è il racconto
di tutta una vita, con la distanza data dal Voi e
dallaura francese.
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Stupori e tremori
di Amelie
Nothomb
Ed. Voland
La geniale Amelie, che centellina nei libri
le tessere della sua vita, qui alle prese con il suo
primo impiego in una multinazionale giapponese e con
la seducentissima ma algida Fubuki.
Il Giappone e loccidente, due mondi a confronto,
in cui lapertura del secondo si infrange contro le
regole e la ratio del pensiero nipponico.
Graffiante e divertente, come sempre.
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Ad Ovest di Roma
di John Fante
E/o
Un classico di uno degli autori americani più
trascurati in patria e poi "scoperto" da
Bukowski.
Due racconti apparentemente leggeri, colorati
di ironia, in cui però fortissima risulta la
difficoltà del vivere, la famiglia, le relazioni.
Un sapiente equilibrio tra riso e riflessione.
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Fuga da Bisanzio
di Iosif
Brodskji
Adelphi
Un libro non per tutti, che richiede attenzione
e concentrazione.
Una raccolta di scritti del grande scrittore
russo, che ci racconta di San Pietroburgo, la splendida
città sullacqua e dei suoi innumerevoli nomi,
in cui certe notti sono così belle che non
si ha il coraggio di andare a dormire, perché
non cè sogno più bello dellaffacciarsi
al balcone.
E Osip Mandelstam e sua moglie, e Auden.
Un libro di esperienze, da leggere senza orologio.
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Le sorelle Materassi
di Aldo Palazzeschi
Economici mondadori
7,68 euro
Unincantevole lettura per un romanzo daltri
tempi, effettivamente lontano dalle letture a cui
siamo abituati. E come se lingresso nella storia
richiedesse del tempo e lautore stesso ne fosse consapevole.
Opera matura di Palazzeschi, che con ironia
magistrale racconta la storia delle due/tre sorelle
ricamatrici di bianco, come susava dire, la cui vita
viene sconvolta dallarrivo del nipote Remo.
Una storia affettuosa, con un finale speciale.
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Leducazione
sentimentale
di Gustave
Flaubert
Rizzoli
11,88 euro
Classico tra i classici, da rileggere magari
cercando nuovi chiavi di lettura, come la storia della
rivoluzione, le prime forme di sindacato e le rivendicazioni
femminili.
Amaro e rassegnato, infine, da chiosare con
il commento del protagonista, Federico Moreau: la
repubblica nasce già vecchia.
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Il settimo conte
di Lucan
di Muriel
Spark
Adelphi
15 euro
Un romanzo deludente, davvero deludente, contorto,
senza nerbo, il peggiore, forse, della brava autrice
ottantaquattrenne.
Un tentativo di dare un seguito alla storia
della fantomatica figura del Conte Lucan, caso che
appassionò lInghilterra negli Anni 70, con
il cruento omicidio della baby sitter, il ferimento
della moglie e la scomparsa di questo affascinante
e blasonato protagonista del jet set londinese.
Ma
il tutto è iperbolico, con doppi salti
mortali che non portano da nessuna parte. Molto, molto
modesto.
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Io e Henry
di Jonathan
Ames
Einaudi Stile Libero
15 euro
Un libro magnificato da certa stampa e che
riporta sulla quarta di copertina altrettanto entusiasmo
sottoscritto da firme autorevoli.
Brioso, divertente,
ma un po inutile. Una strana coppia di un giovane
26enne ebreo newyorkese, con una passione per il travestitismo
e i reggiseni femminili ed un eccentrico sessantenne
che lo ospita nella casa più buffa e più
sporca della letteratura.
Leggero, buono per le vacanze, ma certo in
giro cè di meglio.
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Le correzioni
di Johnathan
Franzen
Einaudi
Lennesimo affresco del mito americano, disgregato
nel suo nucleo primario, la famiglia. Tra depressioni,
fallimenti, felicità sintetiche e wall street,
big mama, che detta le regole del gioco, anche in
medicina.
Un romanzo corposo, che si lascia leggere. Con
un unica grande sfortuna dellautore: lannoverare
tra i suoi predecessori scrittori insuperati come
Dos Passos o De Lillo.
Effetto dejà-vu.
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Blu - Storia
di un colore
di Michel
Pastoreau
Ponte alle grazie
Lontano dalla cromoterapia, dalle frivolezze
new age e da facili esoterismi la storia del colore
blu nella storia del mondo: nellarte, nella
cultura, nellaraldica, negli usi e costumi.
Una lettura affascinante, corredata da splendide
immagini darte varia.
Un libro raffinato, dallinsolito formato
quadrato, con una copertina tutta blu e pagine anche
solo da sfogliare e ammirare.
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I giorni dellabbandono
di Elena Ferrante
edizioni e/o
Un romanzo voragine, dalla prima allultima
pagina. Scritto senza premere sullacceleratore,
solo i pensieri, così come vengono, di Olga,
abbandonata dal marito allimprovviso, un pomeriggio.
Un racconto esatto, verissimo, dolorosissimo,
in cui senzaltro si ritrova qualunque abbandonato.
La disperazione, quella che non conosce parole, il
peso dei figli, la perdita dellorientamento,
del sonno, della fame, della vita.
Una grande scrittrice, che già si era
rivelata con Lamore molesto.
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Manhattan Transfer
di John
Dos Passos
Baldini & Castoldi
Un altro capolavoro che dopo settantanni
di oblio torna in libreria. Il mito della grande mela
(bacata) e le ondate immigratorie, le illusioni di
Wall Street, le tipografie con i loro veleni e il
flash dei giornali, il mondo patinato del teatro,
lemancipazione femminile, le traversate intercontinentali
in cerca di fortuna, le prime forme di sindacato,
i marciapiedi affollati di bambini e di storie di
vita al balcone.
Un romanzo straordinario, attualissimo, espansivamente
di sinistra. Con un montaggio di storie e un incastro
di personaggi di grandissima modernità.
E
con una traduzione, di Alessandra Scalero, che
resta intoccata dal 1932.Effetto amarcord con Chiamalo
sonno, di Roth, e anche Le gang di New York, di Asbury.
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Dura madre
di Marcello
Fois
Einaudi
Uno dei migliori talenti giallonoir italiani,
Marcello Fois.Una dura madre che è la terra
di Sardegna, una dura madre che è la madre
a cui la natura ci affida e anche la natura matrigna.
Storie
di malavita, storie di vita dura in terra aspra
di sardegna, tra morti ammazzati, faide familiari
e silenzi conniventi.
Una storia scritta bene, spezzettata in brevi
capitoli con splendidi titoli in corsivo, che inanellano
il racconto come un continuum di storia comune, con
le donne che lavorano nellombra.
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Il falco pellegrino
di Glenway
Wescot
Adelphi
Romanzo eccelso. Da centellinare. Aristocratico,
snob, denso. Una storia Anni Venti, di puri passatori
di tempo, bellezze algide in società, con un
affascinante e superbo rapace avvinghiato al polso,
protagonista e metafora di tutto.
"Una storia
damore" sottotitola Adelphi sulla copertina
turchese con splendida foto di Horst. Una storia dellamore
nelle sue molteplici forme, direi piuttosto. Crudele
e seducentissimo.
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Soldati di Salamina
di Javier
Cercas
Guanda
Un romanzo a metà tra prosa e giornalismo,
sulle tracce di Rafael Sánchez Maza, ideologo
fondatore della Falange, il partito di estrema destra
spagnolo.
A metà tra storia e artificio
narrativo, con un ritmo che diventa ben rodato soprattutto
nella seconda parte. La guerra civile, attraverso
i racconti dei partigiani e la vita in fuga nei boschi.
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Libri!
a cura di
Daniela de Rosa
La
mia vita su un piatto
di India Knight
Feltrinelli editore
Un giorno ti alzi dal letto
e ti ritrovi più grassa. Non è una questione
di calorie ingurgitate o di bilancia (il peso è
quello del giorno prima), ma di aspetto. Un altro stai
lavando i piatti con i rimasugli della colazione dei
bambini e ti ritrovi a fantasticare su come sarebbe
baciare con passione uno sconosciuto. A Clara, londinese
over trenta e over size, giornalista freelance (ovvero
quando non deve fare la spesa, accompagnare i figli
a scuola, chiacchierare con le amiche, tentare di sembrare
passabile agli occhi del fragrante marito sempre perfetto)
tutto questo capita spesso. Così come le capita
di pensare, dopo otto anni di matrimonio, "tutto
qui?"
Questo romanzo, deliziosamente pervaso di humor
britannico tutto femminile (e pertanto ancora più
arguto e godibile) è stato scritto da India Knight,
spiritosa columnist del Sunday Times, ma - capacità
letteraria a parte - avrebbe potuto essere scritto da
milioni di donne, purché sposate, con figli e
mediamente felici. È il mediamente la chiave
del romanzo. Basta, questo, a essere soddisfatte della
propria vita, matrimoniale, sentimentale, sessuale?
O ci vuole una fallimentare intervista a un tenebroso
e scostante divo della danza contemporanea per cambiare
le carte in tavola?
Se ne consiglia vivamente la lettura agli uomini
(soprattutto a quelli sposati, con figli e mediamente
felici).
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Lharem e lOccidente
di Fatema Mernissi
Giunti editore
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Il chador dellOccidente
Ce labbiamo anche noi, quel
velo sulla faccia che ratifica la sottomissione della
donna alluomo, unico padrone di guardare in faccia
la propria moglie o figlia. Ce labbiamo ma non lo sappiamo.
Solo che è impalpabile, invisibile e si chiama
"bellezza forzata". "Luomo occidentale costringe la
donna a rincorrere per tutta la sua vita unideale di
bellezza e giovinezza, che prescinde assolutamente dallintelligenza",
spiega la scrittrice e sociologa marocchina Fatema Mernissi,
autrice di "Lharem e lOccidente", edito da Giunti.
"Questa è una specie di condanna: essere
bella, giovane, in forma per piacere agli altri. Il
fatto che dietro un bel volto ci sia anche una testa
a volte è addirittura un handicap". Nellharem
orientale, invece, che la Mernissi conosce bene per
essere nata in uno di quelli di Fez, le due cose sono
strettamente legate e la leggenda di Sherazade lo dimostra.
Luomo, che ha paura della donna e della sua intelligenza,
la chiude tra quattro mura per averne il totale controllo.
Le donne orientali però, come la sociologa dimostra
nel suo libro, stanno trovando la loro via di fuga:
mentre gli uomini hanno mantenuto il monopolio nella
politica, le donne studiano, si informano, approfondiscono.
E diventano scienziate, ingegneri, tecnici (il 28,7%
in Egitto, il 29,3% in Turchia, il 31% in Marocco, il
37,6% in Iran, il 36% in Kuwait, il 40% in Indonesia
e il 44,5% in Malesia).
Oltretutto adesso hanno le nuove tecnologie dalla
loro parte. In una società in cui le donne tuttora
non possono uscire di casa troppo liberamente, né
entrare in un locale pubblico se non sono accompagnate,
il computer, e con esso laccesso a internet e perciò
al mondo, possono rappresentare una chiave di accesso
allindipendenza. In Marocco, ma anche degli altri Paesi
musulmani, stanno aprendo i primi cybercafé.
Le donne ci vanno con la famiglia, e da là si
collegano con lOccidente, con le altre donne del mondo
musulmano. Imparano, capiscono. E non si adeguano. Il
chador rischia di avere i giorni contati.
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Ora la signora Joanne Kathleen Rowlings può
andare in banca e constatare che il suo conto corrente è
cresciuto ancora a dismisura. Ha venduto bene, infatti,
anche il quarto libro uscito dalla sua penna, "Harry
Potter e il calice di fuoco". Nonostante la mole (640
pagine a 32 mila lire, leditore è Salani), migliaia
di bambini (e, a quanto pare, anche di adulti), sono corsi
a leggere le nuove avventure dellapprendista maghetto,
contribuendo a consolidare la posizione della sua autrice,
che da disoccupata ragazza madre è diventata, nel
giro di sette anni, la donna più ricca dInghilterra
dopo la regina Elisabetta, che pure non se la passa male.
Harry è arrivato ormai a 14 anni.
Ne aveva 11 quando è iniziata la sua saga, ma anche
così, preadolescente magari foruncoloso, continua ad
avere più ammiratrici (e ammiratori) di qualunque suo
coetaneo. Dopo aver scoperto il suo vero destino, quello di
diventare mago frequentando la scuola di Magia e Stregoneria
di Hogwarts ("Harry Potter e la pietra filosofale"),
dopo aver sconfitto il maleficio del suo nemico Valdemort
che colpiva con maligni incantesimi i suoi compagni di studi
("Harry Potter e la camera dei segreti"), dopo essere
riuscito a fuggire dalla grinfie di Sirius Black che lo voleva
uccidere ("Harry Potter e il prigioniero di Azkaban")
lormai non più piccolissimo eroe deve partecipare
suo malgrado al torneo dei Tre Maghi, che prevede prove rischiosissime
e avventure allultimo respiro. Come vada a finire è
facilmente immaginabile.
La infaticabile signora Rowlings
ha già previsto un quinto, un sesto e un settimo (e
ultimo) libro della serie Harry Potter, in cui la parola "scar"
(cicatrice, quella a forma di saetta che Harry ha sulla fronte)
metterà la parola fine sulla fortunata saga.
Per allora il numero dei volumi venduti nel mondo
avrà superato di molto gli attuali 70 milioni,
il conto della signora sarà lievitato ulteriormente,
e Harry sarà ormai un quasi-giovanotto.
Forse si saranno placate anche le critiche di quei
bacchettoni che (invidia?) accusano la scrittrice di incitamento
al satanismo, di maschilismo e di superficiale furberia. Lei
se ne starà sicuramente beata nel castello che intanto
si è comprata con i primi guadagni.
Quanto a Harry, se ancora non sarà alle prese
con stregonerie, Babbani e maghi nemici avrà
letà giusta per candidarsi per il Grande Fratello.
Cosa che non lo renderà popolare più di quanto
già non sia, ma che metterà a tacere le malelingue,
facendone finalmente un eroe amato davvero da tutti.
(Daniela de Rosa, 16 febbraio 2001)
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