Cari amici, l'ultimo giorno di luglio, manifestando
a Roma di fronte al Senato contro l'ignobile progetto di
legge Cirami, Nanni Moretti ha lanciato, a nome dei tanti
movimenti spontanei lì presenti (e nella certezza
di interpretare la volontà di tutte le associazioni,
girotondi, club, che si stanno moltiplicando in ogni angolo
del paese) l'idea di una grande manifestazione nazionale,
per bloccare questa legge che fa a pezzo lo Stato di diritto
e per unire tutta la società civile in difesa del
bene primo e irrinunciabile di una ³normale² convivenza:
la legge eguale per tutti.
Abbiamo fissato l'appuntamento a Roma, sabato 14
settembre, con l'impegno un po' folle di ritrovarci in centomila.
Obiettivo un po' folle, data la nostra condizione di ³forza²
assolutamente non organizzata, ma obiettivo assolutamente
necessario perché la sacrosanta indignazione di tanti
cittadini riesca a pesare, a contare, a decidere in questa
fase della vita pubblica cruciale per il futuro della democrazia
italiana. Si tratta di realizzare quasi tre volte il Palavobis.
E di farlo negli ultimi giorni delle vacanze estive e nei
primi del rientro. E' un impegno enorme, una scommessa che
fa paura, ma anche un dovere a cui non possiamo sottrarci.
E ³noi² vuol dire esattamente ciascuno di noi, chi era lì
davanti al Senato, e chi avrebbe voluto esserci, e chi è
ormai consapevole che su questa legge si gioca un momento
essenziale per chiunque - di sinistra, di centro, di destra
- non intenda precipitare in una ³legalitಠche legalizza
l'illegale, non intenda tornare alla ³giustizia² su misura,
garanzia di impunità per gli ³eccellenti² e tolleranza
zero per chi non ha santi in paradiso. Peggio, addirittura,
di una ³giustizia di classe²: una giustizia di tipo feudale.
L'organizzazione di questa manifestazione siamo solo
noi, esattamente come per il Palavobis. Ecco perché
è necessario che ciascuno cominci a muoversi, a impegnarsi,
a lavorare, già in questi giorni, in questo enorme
sforzo collettivo di auto-organizzazione:
- facendosi promotore di un pullman,
- prenotandolo e diffondendo la notizia
- dando la disponibilità per eventuali posti in auto
- facendosi aiutare dalle Camere del Lavoro per organizzare
treni speciali (e pullman)
- utilizzando le rubriche delle lettere nei quotidiani per
promuovere la manifestazione
- utilizzando allo stesso scopo le radio locali rivolgendosi
a tutti i luoghi dove vi possano essere gruppi organizzati
di cittadini democratici, dalla Lega ambiente all'Arci,
dal sindacato alle parrocchie, dai boy scout ai circoli
sportivi, e naturalmente dai partiti alle loro sezioni giovanili,
per lavorare insieme all'obbiettivo di portare a Roma decine
e decine di migliaia di persone anche dai luoghi più
lontani del paese
- e naturalmente utilizzando telefono, e-mail, ³messaggini²,
per quel tam tam personale che sarà essenziale per
la riuscita del 14 settembe
- e preparando ciascuno le bandiere del proprio circolo,
o i cartelli con gli slogan, o le caricature e i pupazzi
e scambiandosi via internet tutti i suggerimenti utili
Cercheremo di comunicare al
più presto l'elenco costantemente aggiornato delle
tantissime personalità del mondo culturale, artistico
e scientifico che si stanno mobilitando con noi. E, ovviamente,
tutte le indicazioni organizzative e logistiche più
precise (orari della manifestazione, modalità, luoghi
di Roma), appena saranno disponibili. Ma è essenziale,
prima di ogni altra cosa, che già da oggi ciascuno
faccia circolare il più largamente possibile questo
appello, e cominci già ad organizzare, per quello
che può, la manifestazione.
Perché centomila manifestanti sono davvero
tanti, e nessuna non-organizzazione ha mai provato a unirli
in piazza, nella protesta e nella proposta. Davanti al Senato
abbiamo gridato che l'impegno civile non va in vacanza.
Anche durante questi giorni di vacanza, che auguro siano
per tutti le più felici, possiamo in qualche ritaglio
di tempo, tener fede a quel proposito. Un carissimo saluto
e a prestissimo
Paolo Flores d'Arcais
La pagina del 14 settembre
Scrivete a
sloweb@societacivile.it
GIROTONDI PER LA DEMOCRAZIA
Tutti a Roma il 14 settembre
Come già annunciato durante la manifestazione del 31 luglio
davanti al Senato, i ³Girotondi per la democrazia², ³MicroMega²,
³Opposizione civile², ³Laboratorio per la democrazia², ³Le
girandole², ³Articolo 21², ³Giustizia e Libertಠe le numerose
altre sigle della società civile che in questi mesi hanno
promosso iniziative in difesa della Costituzione, dei fondamenti
della democrazia e dello stato di diritto invitano tutti
i cittadini italiani alla
Manifestazione nazionale
che si terrà a Roma il 14 settembre 2002 per dire no alla
legge Cirami che viola lo stato di diritto per una giustizia
uguale per tutti per la difesa dei principi fondamentali
sanciti dalla Costituzione
Paolo Flores d¹Arcais, Nanni Moretti, Francesco Pardi Daria
Colombo, Emilia Cestelli, Silvia Bonucci, Marina Astrologo
Federico Orlando, Paolo Sylos Labini
LA MANIFESTAZIONE SI SVOLGERA' IL POMERIGGIO. ORGANIZZATEVI
SIN D'ORA DALLA VOSTRA CITTA', CREATE GRUPPI PER POTER NOLEGGIARE
PULLMAN E AVERE RIDUZIONI FERROVIARIE VI ASPETTIAMO NUMEROSISSIMI!!!!
per informazioni scrivete a girotondi@katamail.com oppure
andate sui siti www.girotondiaroma.it e www.igirotondi.it
(dove troverete l'indirizzo e-mail dei movimenti in tutta
Italia)
ORGANIZZAZIONE 14 SETTEMBRE
Ciao a tutti! Al fine di organizzare al meglio la manifestazione,
abbiamo bisogno dell'aiuto e della collaborazione di tutti.
Quelli di voi che non vivono a Roma e che desiderano aiutarci
sono pregati di contattare al più presto le associazioni,
sezioni locali dei vari partiti o della CGIL che potranno
darvi informazioni sulle ditte pullman da contattare. Nel
caso decidiate di organizzare trasporti, vi preghiamo di
iscrivervi direttamente sul sito www.igirotondi.it, dove
troverete una mappa
sulla quale inserire i vostri dati, regione per regione:
nome, cognome della persona di riferimento (voi stessi o
persone da voi incaricate), email e numeri telefonici, numero
dei pullman disponibili e numero di posti per ogni mezzo
noleggiato. Poi, contattateci al numero 3282504887. Diventerete
così il nostro riferimento per i trasporti in quella determinata
regione o provincia. Qualora ci dovessero già essere dei
referenti, mettevi in contatto con loro e unite le forze.
Inoltre, ci sono anche le possibilità di tariffe-comitiva
con i treni, con sconti notevoli per gruppi di una cinquantina
di persone. Dovreste prevedere un arrivo a Roma verso le
13 e la partenza verso le ore 20. L'appuntamento è a Piazza
del Popolo.
Riassumendo:
1) contattare organizzazioni e ditte di trasporto o FS locali.
2) Organizzare i pullman o le comitive per i treni
3) Segnalarsi presso i girotondi attraverso il numero :
328.2504887
4) iscriversi sul sito, fornendo i dati necessari affinché
tutti coloro che desidereranno avere informazioni sui pullman
e/o treni n partenza dalla vostra provincia si possano rivolgere
a voi.
Inoltre, per tutti quelli poi che hanno feste dell'Unità
o altre feste di partiti nella propria provincia consigliamo
di organizzare banchetti di iscrizione per i pullman (in
questo caso, chiedete sempre, contestualmente all'iscrizione,
i dati dei passeggeri e il versamento della quota che vi
sarà stata indicata dalla ditta di trasporto) o di comitive
per i treni. Anche in questo caso, vi prego di tenerci informati
per telefono di tutto ciò che riuscirete a fare. Mi rendo
conto che molti di voi sono romani, ma noi tutti abbiamo
amici in provincia che avranno voglia di darci una mano.
Contiamo su tutti voi per essere in tanti!!! Grazie e al
prossimo aggiornamento.
Girotondi per la democrazia
Una festa di protesta
GIROTONDI PER LA DEMOCRAZIA
ROMA
UNA FESTA DI PROTESTA
14 settembre 2002 - ore 15
PIAZZA S. GIOVANNI
Manifestazione / Concerto in difesa della Costituzione,
dei fondamenti della democrazia e dello stato di diritto
per la libertà d¹espressione e il pluralismo dell¹informazione
per l¹uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge
per impedire l¹approvazione alla Camera della legge Cirami
e sostenere la battaglia parlamentare dell¹opposizione.
Parleranno:
ESPONENTI DEI MOVIMENTI
Interverranno:
Avion Travel
Luca Barbarossa
Francesco De Gregori
Fiorella Mannoia
Roberto Vecchioni
Per autofinanziamento e informazioni: http://www.centomovimenti.it
I girotondi per la democrazia cercano volontari per 14 settembre.
Chi fosse disponibile chiami, possibilmente in ore di ufficio,
il 328.2504887
Ci sono arrivate adesioni da tutta Italia
Eccone alcune
"L'Osservatorio, Associazione per la difesa della Giustizia
e dei diritti di Libertà e Solidarietà sociale", promossa
da avvocati milanesi all'indomani delle elezioni politiche
del 13 maggio 2001, aderisce alla Manifestazione Nazionale
indetta a Roma per il 14 settembre 2002 con il comunicato
che allego. Cordiali saluti
Il Segretario avv.
Michele Lucchini Guastalla
Da quando Berlusconi e i suoi accoliti hanno preso possesso
di questo Paese, dopo il primo periodo di disorientamento,
quell'istinto vitale di sopravvivenza che ci fa vedere anche
i lati positivi di una tragedia mi ha fatto sperare che
prima o poi loro stessi sarebbero stati gli artefici della
loro sconfitta. Questo perchè nella loro arroganza hanno
creduto di poter manipolare il consenso pubblico; in parte
perchè sicuri del potere mediatico a loro disposizione;
in parte (ed è la cosa più grave) perchè convinti della
stupidità diffusa degli italiani, secondo loro pronti a
credere anche all'incredibile. Da questa supponenza derivano
gli atti politici palesemente in contrasto con qualsiasi
interpretazione di etica e di buonsenso, con il culmine
raggiunto con il maldestro tentativo di far approvare una
legge (la Cirami) per giunta in un momento in cui l'Italia
ha problemi ben più gravi da affrontare, sia sul piano economico
che sociale. Adesso si tratta di collaborare con la compagine
di Berlusconi ed aiutarli nel loro solerte tentativo di
autodistruzione. Poiché è fondamentale che giunga all'opinione
pubblica, per quanto possibile, una corretta informazione
che si contrapponga a quella di regime, tra le varie 2 mi
sembrano le opzioni alla portata di noi singoli cittadini:
la prima è quella di partecipare sempre più numerosi alle
iniziative di espressione di indignazione popolare che si
stanno moltiplicando, a partire dalla manifestazione del
14 settembre;la seconda è quella di evidenziare le contraddizione
della maggioranza mediante iniziative che rendano plateali
i paradossi dell'agire legislativo di questo Governo (come
ad esempio la proposta di iscrivere all'anagrafe tante provette
contenenti embrioni, o presunti tali, come la legge sulle
TRA consentirebbe). Dopodiché non ci resta che sperare che
i partiti della Sinistra sappiano approfittare dell'enorme
spazio politico che si sta riaprendo per riassumere una
identità politica e programmatica che li ricollochi alla
guida di quegli Italiani che ancora non hanno perso il desiderio
( e la speranza) di vivere in un Paese più civile ed evoluto.
E nel frattempo augurarsi che questa gente non prenda coscienza
e decida di curare meno gli interessi del loro padrone (o
perlomeno in maniera meno spudorata). Che decidano di curare
di più gli interessi dei loro elettori, questo francamente
non mi sembra un rischio da prendere in considerazione.
Per ora da privata cittadina non posso che sperare che questo
miracolo avvenga, ed intanto ringraziare Berlusconi e i
suoi per quanto comunque hanno fatto sinora e stanno facendo
per aiutarci a recuperare una coscienza civile.
Isabelle Rizk
Aderisco e partecipero' alla Manifestazione del 14 settembre
e invio il contributo in allegato.
Pier Virgilio Dastoli
portavoce del Forum europeo della Società Civile
Presidente del Movimento Federalista Europeo-sezione di
Roma
già assistente di Altiero Spinelli
salve, mi chiamo Salvatore vivo e lavoro a parigi da 4 anni
e vorrei sapere se ci sono delle associazioni anti-polo
delle "impunità" a parigi e se eventualmente c'é una partenza
per il 14 settembre da parigi stessa. Grazie tante.
Salvatore Viviano
15, rue du croissant 75002 Paris +33 (0) 6 76 87 16 74
Siamo tutti con voi; salutissimi da
Pietro Pasut
di Conegliano/Tv (anche a nome degli ulivisti già sinistra
liberale trvigiana)
L'associazione giovanile Arcibaldo di Siena sarà in piazza
il 14 settembre con la "società civile" a manifestare il
proprio diritto di manifestare. E' ignobile pensare che
una opposizione a partitica che scende in piazza sia un
pericolo per la democrazia. Noi ci saremo per essere il
sale della nostra democrazia e resistere all'attacco pericolosissimo
all'ordinamento giudiziario. Senesi, svegliatevi e venite
con noi. La prima partita di campionato di serie B potrà
aspettare...
Associazione Arcimbaldo, Siena
BoVe: boicottiamo Vespa!
Forti il CO.RE. e il BO.BI!!! Adesso ci vorrebbe anche il
BO.VE., Boicottiamo Vespa, ma questo non devono farlo i
cittadini ma i politici dell'opposizione che dovrebbero
rifiutarsi di partecipare a Porta a Porta ( e magari anche
al TG4!) finché la RAI non ristabilisce un po' di pluralismo
nel dibattito politico (Santoro Biagi, ecc). Il 14 e anche
dopo proponiamolo ai partiti che a parole appoggiano i movimenti.
Che ne pensate? ciao
B. Tolomei
Anhe gli attori aderiscono
Tutti i componenti della Segreteria Nazionale del SAI
Sindacato Attori Italiano aderente alla CGIL, parteciperanno
a titolo individuale alla manifestazione del 14 Settembre
a Roma. Le azioni del Governo e della sua maggioranza sui
temi della giustizia e dei diritti, stanno compromettendo
l¹equilibrio tra i poteri dello Stato, costituzionalmente
definiti. Più in generale, nel Paese, si stanno addensando
episodi di denigrazione da parte di esponenti della maggioranza
verso personalità del mondo della cultura, dello spettacolo
e dell¹informazione. Le esternazioni rivolte contro autori
e interpreti presenti alla mostra internazionale del Cinema
di Venezia, colpevoli di praticare lo strumento della critica
elemento fondamentale in ogni libera produzione artistica
è solo l¹ultimo di una serie di atti che non possono che
destare forti preoccupazioni. La manifestazione del 14 diviene
per noi un momento importante per riaffermare ancora una
volta i valori della democrazia e della libertà di espressione.
Massimo Cestaro Antonio Francioni
Ornella Grassi Rita Montez Nicoletta Rizzi
Roma, 11 Settembre 2002
I lavoratori della giustizia
Coordinamento Giustizia FPCGIL
I LAVORATORI DELLA GIUSTIZIA IN PIAZZA IL 14 SETTEMBRE
Il ministro della Giustizia On.Castelli in una dichiarazione
ripresa dal Corriere della Sera del 10 Settembre ha affermato
che accanto ad un debito finanziario pregresso esiste un
debito giudiziario fatto di errori , inefficienze e sprechi.
E¹ seguita a questa prodigiosa intuizione lo snocciolamento
di qualche dato ed esempio ad effetto. Ci sarebbe materia
sufficiente per prendersela col ministro della Giustizia.
Infatti, per quel che riguarda la conduzione dell¹organizzazione
giudiziaria, il ministro della giustizia non può vantare
nessuna iniziativa tesa a migliorare l¹efficienza e l¹efficacia
degli uffici giudiziari, nessuna iniziativa che riconosca
il ruolo che i lavoratori e le lavoratrici della giustizia
hanno svolto in questi anni,nessun impulso per attuare il
Contratto integrativo del ministero della Giustizia. Ma
veniamo ai fatti: la finanziaria 2001 aveva autorizzato
l¹assunzione di 500 unità lavorative ma ad oggi, fatta salva
la trasformazione di qualche rapporto di lavoro da part-time
a full-time, non c¹è stata alcuna assunzione. Questo fatto
non è senza conseguenze: al ministero della Giustizia ci
sono oltre 6000 vacanze d¹organico e il ministro Castelli
non riesce neanche ad assumere i 500 autorizzati, in nove
mesi! Chiaramente quando si parla di inefficienza il ministro
della giustizia si riferisce alla sua opera. A fronte delle
vacanze d¹organico dichiarate dagli stessi uffici competenti,
si prepara a licenziare 1850 lavoratori ex socialmente utili,
persone che sono già formate, che da sei anni svolgono la
loro opera con onore come testimoniato dai capi degli uffici
giudiziari e della giustizia minorile. Tutto ciò senza un
progetto, uno straccio di confronto con le OO.SS.. L¹unica
efficienza ricercata è indirizzata a cercare di tutelare
interessi eccellenti ed attaccare l¹autonomia e l¹indipendenza
della magistratura. Per garantire l¹impunità di certi imputati
eccellenti oltre alla produzione sospetta di leggi c¹è un
metodo forse meno eclatante ma ugualmente efficace: perseguire
l¹inefficienza della macchina giudiziaria e sostenere la
privatizzazione del servizio giustizia. Per questi motivi
i lavoratori della giustizia saranno accanto ai cittadini
e alle associazioni che il 14 settembre manifesteranno a
Roma, per una giustizia giusta al servizio di tutti i cittadini.
Cosimo Arnone
Banane
Propongo che alla manifestazione del 14 a Roma, si vada
tutti con una o due BANANE appese ad un bastone, in omaggio
al Silvio Banana di Altan A presto
Massimo
Non dimentichiamo l'11 settembre (con polemica)
Considerando che il 14 settembre ci sarà questa grande manifestazione,
mi chiedo se non fosse il caso di anticiparla all'11, organizzando
un bel girotomdo intorno alla moschea di Roma, in segno
di solidarietà verso tanta povera gente che è morta inerme
mentre stava lavorando nel proprio ufficio. Forse sarebbe
stato troppo "Fallacese", ma avrebbe comunque dato lustro
e nobiltà al vostro movimento che così tanto si riconosce
nei valori di una società civile qual'è quella americana.
Good bless "compagni"!!!!!!!
stefano72
Attenti a chi imbarchiamo
ho letto ieri su repubblica che tra i "girotondini" del
prossimo 14 settembre viene annoverato anche paolo paladini,
assessore alla cultura del comune di fabriano. la mia osservazione
è: anch'io sono convinto che berlusconi e soci siano una
banda di magliari ma ciò non toglie che i mariuoli possano
stare anche a sinistra. credete a me, che lo conosco bene:
il signor paladini è un assessore da repubblica delle banane...
andrea carancini
Basta polemiche tra noi
Brutto segno! Ci mancherebbe solo che anche i movimenti
(che denunciano la scarsa propensione all'unità dei politici
di area democratica) si mettessero a litigare tra di loro!
Magari per risibili ragioni di primogenitura. Speriamo si
tratti di un falso allarme. Piuttosto, pensate tutti a tener
duro! Cordialmente e arrivederci al 14,
Alberto Galvan
per un gruppo di girotondini di base - Bassano del Grappa
A chi rivolgersi?
A chi posso rivolgermi per avere info su treni o pullman
utilizzabili per partecipare alla manifestazione di Roma
? Grazie.
Guglielmo Venturi
Prendi contatto con i girotondi della tua città,
o crea tu un gruppo nella tua città. Vedi il sito
www.igirotondi.it
D'Alema è ancora là
Un problema tuttora attuale è la permanenza del responsabile
della disfatta ancora al suo posto. Saluti
Antonio Cicchella, Bologna
Protesto!!!
Pecorella astieniti!
Marilù V.
Il gruppo Utopia c'è
Salve, noi come Gruppo Utopia saremo presenti a Roma il
14 settembre e stiamo raccogliendo adesioni per organizzare
pullman nella zona Viareggio/Versilia. Abbiamo aderito alle
manifestazioni promosse dai girotondi per la democrazia
da tempo e sui nostri siti diamo visibilità al movimento
così come siamo disponibili a collaborare concretamente
e quotidianamente per ogni iniziativa, organizzazione raccolta
di firme e come punto di contatto per la Versilia. Cordialmente,
Simona - Gruppo Utopia Viareggio
Stato e Società http://www.gruppoutopia.net
http://www.piazzautopia.net
Viareggio - Lucca
L'Osservatorio di Monopoli c'è
www.osservatoriomonopoli.it
il sito dell'Osservatorio Europeo sulla legalità di Monopoli
(BA) segnala
IL 14 SETTEMBRE A ROMA
Siamo la linea del Piave! Il 14 settembre p.v. a Roma ci
sarà anche l'Osservatorio Europeo sulla Legalità "G Falcone"
a difendere idealmente la linea del Piave contro il tentativo
di asservire la giustizia agli interessi di pochi. Da Monopoli
partirà un pullman di 54 posti per assicurare la presenza
della Puglia a Roma. Per ulteriori informazioni visitate
il nostro sito: www.osservatoriomonopoli.it
Osservatorio Europeo Falcone sulla legalità di Monopoli
(BA)
"VENGO ANCH`IO !" NO. NO TU!
TRAVISATO , TI BECCHI L`H I Vu! Oppure,che si limiti a raccontare
questa: Un signore ,nell´atelier di Montecitorio,guardandosi
allo specchio , nel vestito cucitogli addosso,chiede al
sarto personale: " MA sei sicuro che mi fa elegante. E l´altro:
" ELEGANTE FORSE POCO,MA PIÙ SICURO MOLTO : MUTA SCENA !,
(E LUI ,maestro del rovescio, cap' l´antifona e fece SCENA
MUTA : "Mi avvalgo della facoltá di non rispondere"!)
Giuseppe Guastella
Due prodotti da boicottare
Faccio riferimento all'iniziativa di Umberto Eco ed ai contributi
dei vari messaggi spediti, per rilanciare ancora una volta
l'iniziativa. Dal 15 Settembre BOICOTTIAMO i 2 (due) piu'
reclamizzati prodotti sulle reti Mediaset per almeno tre
mesi (solo DUE PRODOTTI). Questo rendera' facile il nostro
lavoro di boicottaggio e sara' un ottimo avvertimento per
i due prodotti del turno successivo. Per favore, COMINCIAMO
A COLPIRLI nel portafoglio (a quello sono sensibili in modo
particolare).
Ho partecipato a quasi tutte le manifestazioni, ora credo
che chi fa il POLITICO di professione ed e' dalla nostra
parte debba tradurre in PROPOSTE POLITICHE TUTTA LA NOSTRA
ENERGIA. Ci dica (in proposta concreta) quale e' la NOSTRA
PROPOSTA DI SANITA', quale e' la NOSTRA PROPOSTA DI SCUOLA,
quale e' la NOSTRA PROPOSTA DI GIUSTIZIA, in definitiva
quale e' la NOSTRA PROPOSTA DI SOCIETA'. Le proposte devono
essere vere e proprie proposte di legge legate a criteri
temporali di efficienza e di efficacia (e non solo delle
enunciazioni di principi e buoni propositi - palestra solo
per intellettuali)
Enzo e Mirella
Como c'è!
http://digilander.iol.it/comoce/ comoce@libero.it
Come associazione abbiamo dato la nostra adesione formale
alla grande manifestazione di Roma del 14 settembre. Invitiamo
quanti fossero interessati all'organizzazione della nostra
partecipazione GIOVEDI' 29 AGOSTO, alle ore 21, presso il
Salone Noseda della CGIL, in via Italia Libera 23 Prego
vivamente gli amici di Como c'è di essere presenti e di
diffondere la voce. I tempi sono stretti e le cose da fare
molte. Dal tipo di risposta informale finora avuto, la partecipazione
alla manifestazione di Roma sarà alta. Si tratta di discutere
le modalità più efficaci...
PER LO STATO DI DIRITTO, PER LA DIFESA DELLA COSTITUZIONE,
PER LA GIUSTIZIA, PER L'UGUAGLIANZA DI FRONTE ALLA LEGGE,
PER I DIRITTI FONDAMENTALI
Como c'è
P.S. Chi non può partecipare alla riunione di giovedì ma
ha intenzione di venire a Roma è pregato di farlo sapere
comuque al più presto perchè i posti (treno/auto/pulmann....
?) saranno necessariamente limitati Como c'è raccoglierà
le adesioni formali di associazioni, partiti, gruppi, istituzioni
e si farà carico di informarne il
Comitato Organizzatore Nazionale
Opposizione civile
Comunicato di Opposizione Civile
di Paolo Sylos Labini- Enzo Marzo- Elio Veltri
23 agosto 2002
Alla ripresa dell’attività politica e parlamentare si decideranno
questioni cruciali come la legge sul Conflitto di interesse,
la legge Cirami fatta apposta per spostare da Milano i processi
nei quali sono imputati Berlusconi e Previti, la modifica
dell’articolo 18. Il problema dei conflitti di interesse
è di urgente soluzione anche al riguardo dei molteplici
conflitti di interesse dell’avv. Pecorella il quale, per
dignità e decenza, dovrebbe immediatamente dimettersi dalla
carica di Presidente della Commissione Giustizia. Opposizione
Civile chiede all’opposizione di presentare una proposta
organica sul tema ed in ogni caso, a Settembre, Opposizione
Civile renderà nota una sua proposta in un apposito convegno.
I movimenti della società civile e il movimento sindacale
possono svolgere un ruolo fondamentale per sostenere l’opposizione
parlamentare e battere l’attività antidemocratica e liberticida
del governo. Opposizione Civile ha invitato le Associazioni
( 115 per l’esattezza) e le decine di migliaia di persone
singole che hanno aderito all’Associazione a dare il massimo
impegno per la riuscita delle due manifestazioni che vengono
organizzate a Settembre: Il 9 Settembre a Napoli, promossa
da Opposizione Civile e organizzata da Democrazia e Legalità
della Campania, su “Mercato del lavoro, diritti e Occupazione”,
con la partecipazione di Sergio Cofferati, Paolo Sylos Labini,
Marcello Messori, Enzo Mattina, Giovanni Berlinguer, Mario
Rusciano, Enzo Marzo, Domenico De Masi, Elio Veltri. In
coincidenza con la data della manifestazione sarà diffusa
in 40 mila copie, con l’Unità, l’Antologia sul Riformismo
i cui proventi, coperti i costi, serviranno per finanziare
l’Associazione. Pertanto Opposizione Civile chiede alle
Associazioni e ai singoli di impegnarsi nella diffusione
del volume e nella organizzazione di incontri pubblici per
aprire un dibattito sul Riformismo oggi. Il 14 settembre
a Roma manifestazione sulla giustizia, promossa da Nanni
Moretti, Paolo Flores D’arcais, Francesco Pardi e dai Girotondi,
da Opposizione Civile, dalle Girandole e da tante altre
Associazioni che hanno organizzato e partecipato alla “
primavera della legalità” Per preparare meglio la manifestazione
nei primi giorni di Settembre Opposizione Civile si incontrerà
con le altre associazioni per deciderne insieme la gestione
e i contenuti politici. Opposizione civile ha ricevuto 1.748
mail di adesione alla manifestazione del 14 settembre (
dato aggiornato ore 18.45 del 23 agosto 2002 ) Singoli cittadini
e Associazioni hanno voluto aderire e comunicare la loro
partecipazione alla manifestazione. Quotidianamente riceviamo
mail da tutto il paese. Grazie. Abbiamo pensato questo sito
come un mezzo di collegamento tra le associazioni e le persone,
un portale di servizio per mantenere e permettere un coordinamento
tra coloro che non vogliono disperdere la propria volontà
di Opporsi e resistere.
Eccoci da Ancona!
E' nato il sito del Comitato per la Democrazia
di Ancona, www.zoopolitico.it
Girotondi, ma non solo: incontri pubblici, manifestazioni,
presentazioni di libri e, naturalmente, l'adesione alla
grande manifestazione di Roma il 14 settembre. Se pensate
possa essere degno di una menzione, ve ne saremo grati.
Da parte nostra, abbiamo già provveduto a inserire il vostro
sito tra i nostri link. Un saluto,
Marco Dominici
Da Napoli
II "Girotondi di Napoli" sono lieti di comunicare la pubblicazione
del nuovo sito web del movimento: www.girotondinapoli.supereva.it
Il sito si propone di fornire le informazioni relative all'organizzazione
della manifestazione del 14/9/02 in P.zza del Popolo a Roma
e svolgerà azione di coordinamento dei movimenti attivi
nella regione Campania Si prega pertanto voler dare in tempi
rapidissimi massima diffusione all'indirizzo del sito web
e alla casella di posta elettronica girotondi.napoli@libero.it
predisponendo all'interno del vostro sito un collegamento
ipertestuale onde consentire agli interessati la rapida
connessione al nostro sito. Grazie e.....a presto
Giuliana Quattromini
Coordinatrice Girotondi Napoli
Pecorella
Dopo essere stato indagato per favoreggiamento nella strage
di Piazza Fontana,la maggioranza esigerà comunque che Pecorella
presieda la Commissione giustizia alla Camera, per fare
varare il più rapidamente possibile la legge Cirami o la
proposta di legge Pittelli che assicurano l'impunita del
manipolo di avventurieri che sono riusciti a impadronirsi
dello Stato Italiano per realizzare i loro fini personali
e crearsi delle leggi ad personam.
C'è un oligarchia al potere, oggi in Italia? E finita la
democrazia? Ma un'oligarchia composta da elementi condannati
o indagati, intenzionati a sopprimere l'indipendenza della
magistratura, che nome ha? Non esistono precedenti nella
storia. Il terzio millennio comincia come Evo Barbarico,
con i Lanzichecchi dello stato di diritto al potere? Parteciperò
alla manifestazione del 14 settembre, ma, visti i loro numeri,
niente impedira loro di distruggere lo Stato italiano.
Lettera firmata
Aperto il dibbbbattito...
non sono d'accordo. non condivido l'organizzazione CGIL/ULIVISTA
La legalità è un valore trasversale e molti mascalzoni del
centro sinistra la legalità l'hanno messa sotto i piedi.
Proverei molto imbarazzo a manifestare insieme a Violante
ed a Parisi. Insomma, se sarà la manifestazione di Fassino,
Rutelli e Di Pietro io rimarrò a casa. Buon futuro.
Filippo Fedele
p.s. cerchiamo di mandare a casa la vecchia classe dirigente
del centro sinistra e fare qualcosa di più serio...
Risposta a Fedele
Decidere di starsene a casa ,significa non considerare grave
la situazione , secondo me cio' e' molto preoccupante. ...Ovviamente
dipende da "cosa" si considera più importante di "cosa"
!!! Scusate se disturbo ma ... ...se ancora siamo a : "Non
vado in piazza perche' c'e' questo o perche' c'e' quello..."
Quand' e' che ci svegliamo ??? Altro che 100.000, il 14
saremo il doppio !!!!
Massimo
Oraganizzazione
Ciao a tutti! Al fine di organizzare al meglio la manifestazione,
abbiamo bisogno dell'aiuto e della collaborazione di tutti.
Quelli di voi che desiderano aiutarci sono pregati di contattare
al più presto le camere del lavoro delle rispettive città
(perché la CGIL si è detta disposta a dare una mano a tutti
coloro che si rivolgeranno a lei per l'organizzazione della
manifestazione). Alle camere del lavoro troverete collaborazione
e consigli per organizzare i pullman per Roma. Una volta
che avrete stabilito il contatto e organizzato i pullman,
segnalatemi la vostra disponibilità per telefono (al 3336962825).
Poi andate a iscrivervi direttamente sul sito www.igirotondi.it,
dove troverete una mappa sulla quale inserire i vostri dati,
regione per regione: nome, cognome della persona di riferimento
(voi stessi o persone da voi incaricate), email e numeri
telefonici, numero dei pullman disponibili e numero di posti
per ogni mezzo noleggiato Diventerete così il nostro riferimento
per i trasporti in quella determinata regione o provincia.
Riassumendo:
1) contattare la camera del lavoro (CGIL) locale
2) Organizzare i pullman
3) Segnalarsi presso di me telefonicamente
4) iscriversi sui nostri due siti di riferimento, fornendo
i dati necessari affinché tutti coloro che desidereranno
avere informazioni sui pullman in partenza dalla vostra
provincia si possano rivolgere a voi.
Inoltre, per tutti quelli poi che hanno feste dell'Unità
o altre feste di partiti nella propria provincia consigliamo
di: organizzare banchetti di iscrizione per i pullman (in
questo caso ancora, potete chiedere aiuto alla CGIL locale
per ottenere gli spazi nell'ambito delle feste). Preparare
volantini da distribuire. Anche in questo caso, vi prego
di tenermi informata per telefono di tutto ciò che riuscirete
a fare. Per il momento è tutto, e mi rendo conto che è già
tanto, ma il tempo è poco e contiamo su tutti voi per essere
in tanti!!! Aspetto vostre notizie
Marina
Da Teramo!
l'associazione culturale "Società Civile" di Teramo aderisce
alla manifestazione del prossimo 14 settembre ed organizza
un pulman gratuito per quanti vorranno partecipare alla
manifestazione di piazza del Popolo. Vi invitiamo a volerne
dare notizia tramite il vs. sito.
E' possibile contattarci tramite l'email:
editriceganesh@virgilio.it
societàcivile@virgilio.it
tramite cell. 347 8451855 (leo nodari) a presto.
Il giorno 3 settembre organizza a Teramo (alle ore 18,00
presso la sala della Provincia) un incontro dibattito sulla
legge Cirami.
Leo Nodari
Musica!
PER FAVORE, PER FAVORE, PER FAVORE... Ho provato a metterlo
in musica gia' nel 1994... Date un'ascoltatina a
"Silly Berry song" e un Previti-tango... Non sottovalutate
la musica! Grazie per l'attenzione, Vs
Sandro G. Masoni
(your composer of music and words)
Ci vediamo a Roma
In riferimento alla proposta di U. Eco di boicottare tutti
i prodotti pubblicizzati sulle reti Mediaset, mi permetto
di consigliare di restringere la rappresaglia ad un solo
prodotto o pochi da protrarre per un tempo sufficientemente
lungo (alcune settimane o mesi). Il vantaggio di tale iniziativa
sarebbe di essere molto più facilmente praticabile, pur
mantenendo un alto grado di efficacia sia pratica che simbolica.
Il/I prodotto/i boicottato/i potrebbe/ro essere scelto/i
in base alle liste che compaiono anche nel vostro sito.
Dovremmo combattere con le stesse armi del nemico, quindi
pubblicizzare la nostra iniziativa informando la stessa
ditta. Ci vediamo a Roma,
Marino M.
Canta che ti passa
Dopo il libro sulla sua vita, spedito in ogni casa degli
italiani, ora aspettiamoci il CD con le sue canzoni. Per
me sarebbe meglio che andasse a cantare in questura, altro
che strofe pseudonapoletane; altro che " te chiamme e nun
rispunne. Te cerc e nun ce staje. Aggio perduto 'o suonno
dint a st'uocchie tuoie...". Ma questo presidente, ministro,
ingegnere, poeta, cantante, impresario, musico, trombettiere,
operaio, chansonnier, paroliere e forse ballerino non ci
finisce di stupire; dobbiamo dirgli che è bravo? Forse fa
tutto questo per compiacerci, per cercare il consenso e
con uno scappellotto in testa o un buffetto sulla guancia
sentirsi dire: "Ma va la?!? Lo sai che sei forte?". Io aggiungerei
: "Però ora smetti...Sai il troppo stroppia. D'accordo che
lavori per l'eternità e ti restano ormai pochi anni, ma
rilassati, fermati un pò, non farti del male". Ma il cantante
che si nasconde in lui è più forte e continua: " E provo
a nun te penzà, ma si cchiù forte 'e me. Sì brava a fa suffrì
e io resto accussì, sperduto e senza 'e te". Magari, penso
tra me e me, ma a lui non ditelo ci rimarrebbe troppo male
e noi non lo vogliamo fa suffrì. Basterebbe come ho detto
prima che come cantante, si trovasse dei palcoscenici più
adatti, più consoni e più abbordabili...con dei poliziotti
o dei magistrati ad esempio troverebbe comprensione. Chissà
se non troverebbe allora anche la sua pace e forse noi troveremo
la nostra.
Giorgio Boratto
Noi ci saremo!
La decenza imporrebbe l'astensione dell'avv.Pecorellla dal
presiedere la Commissione Giustizia della Camera dei Deputati
nell'esame dellla legge salva-Premier. Emilio Caccavale
da Napoli emcaccavale@libero.it NOI CI SAREMO
Mirella e Enzo
Il 2003 dei girotondi
Dopo il 2002 di Borrelli e Moretti, riflessioni d'inizio
anno sul movimento e i partiti. Verso una grande «Festa
della Costituzione»
di Paolo Flores d'Arcais
Cari amici, a ciascuno di voi buon anno! La speranza
è quella di un 2003 talmente nuovo nella politica,
da rendere superfluo qualsiasi girotondo. Tutto lascia prevedere,
invece, che dovremo ritrovarci in piazza assai presto, e
anche assai spesso (forse già per l'inaugurazione
dell'anno giudiziario, il 18 gennaio, se riuscissimo
a essere presenti in tutti i venti e oltre distretti, Costituzione
in mano, in ciascuno dei distretti con nomi molto noti e
con tantissimi cittadini). Approfitto comunque dei pochi
giorni di vacanze ancora rimasti per mandarvi qualche pagina
di riflessioni, da prendere per quello che sono: un abbozzo
frettoloso per cominciare comunque fra noi una discussione
che da tante parti viene sollecita, e che potrebbe magari
cominciare via internet.
A tutti, di nuovo, un abbraccio
1) Due episodi hanno giocato un ruolo insostituibile nell'influire
sulla nascita e lo sviluppo dei movimenti a cui abbiamo
dato vita negli scorsi mesi.
Il primo è la relazione di Francesco Saverio Borrelli
a Milano per l'apertura dell'anno giudiziario,
concluso con l'invito a tutti i cittadini a resistere,
resistere, resistere, come sulla linea del Piave (testuale),
in difesa della legalità e dello Stato di diritto,
minacciati e anzi già profondamente intaccati dall'azione
controriformatrice del governo Berlusconi.
Quella relazione, il suo pathos, la concomitante protesta
dei magistrati in tutte le sedi giudiziarie, hanno segnalato
in modo inequivocabile che l'attività governativa
stava realizzando non già un programma di politica
della giustizia magari pessimo fino all'inaccettabile,
bensì un vero e proprio tracollo, una mutazione
genetica, rispetto ai valori di fondo della nostra
Costituzione e irrinunciabili per una convivenza civile
interna al modello liberaldemocratico.
Quella relazione, insomma, ci diceva chiaramente che non
di malgoverno si trattava, ma di volontà di regime.
Il secondo è costituito dai due minuti e poco più
di sfogo di Nanni Moretti a piazza Navona, con
l'accusa esplicita a tutti i dirigenti del centro-sinistra
di essere i responsabili della vittoria di Berlusconi, e
con la perentoria conclusione che per rimediare ai loro
danni sarebbero state necessarie alcune generazioni, mentre
con la loro permanenza alla guida dell'opposizione
non si sarebbe vinto mai più.
Questi due episodi chiave sono spesso edulcorati a urla
di dolore per dimenticarne la devastante precisione
di analisi diagnostica.
Sono proprio queste due analisi, e la forma drammatica
con cui sono state espresse (una forma che, mai come in
questo caso, è contenuto, e anzi momento essenziale
di esso) che, combinate insieme, hanno costituito l'orizzonte
di convinzioni che ha prodotto i movimenti di massa dello
scorso anno, dai girotondi al Palavobis, dalla manifestazione
dei professori di Firenze al milione e più
del 14 settembre a Roma.
Il governo Berlusconi come regime (anche qualora
si preferisse non usare il termine), cioè come rottura
del patto costituzionale che fonda la patria dopo l'eclissi
vergognosa del fascismo. Regime, in quanto mette
a repentaglio valori non disponibili a decisioni di maggioranza,
valori che se intaccati portano fuori dell'orizzonte
liberaldemocratico.
E un gruppo dirigente dell'opposizione da sostituire
radicalmente e nel suo complesso, pena la sconfitta per
alcune generazioni e quindi il consolidarsi oltre misura
del regime berlusconiano: questo il messaggio delle due
grida di dolore, per quello che dicevano prese
insieme e per quello che non a caso fu inteso
da masse di cittadini che in tale messaggio complessivo
e coerente si riconobbero.
2) Quei giudizi sono ancora validi, o sono intervenuti nel
frattempo fatti nuovi così rilevanti da modificare
l'analisi in punti essenziali?
Per me la domanda è esclusivamente retorica, come
credo sia noto a tutti voi. Se però si pensa che
novità rilevanti siano invece intervenute, ed è
possibile che qualcuno anche tra noi lo pensi, è
necessario che vengano indicati analiticamente ed empiricamente.
A prima vista non appaiono, infatti. A me sembra che tutti
i fatti, invece, confermino quei giudizi e anzi semmai li
aggravino. Brevemente.
Quanto alle riprove del rischio che il governo Berlusconi
costituisce per una convivenza fondata sui principi liberaldemocratici,
c'è solo ahimè l'imbarazzo
della scelta. Non solo il moltiplicarsi di leggi
ad personam per garantire l'impunità propria
e di un pugno di amici vanifica l'idea stessa di Stato
di diritto e di legge eguale per tutti, ma l'orgia
dei condoni e l'invito al lavoro nero propone
l'illegalità come condizione quotidiana e l'impunità
come situazione permanente e di massa.
Nel frattempo si creano le condizioni per vendere il patrimonio
archeologico e artistico del paese, mentre si accentua a
dismisura la svendita di quello paesaggistico e naturale
già in atto da decenni. Danni, in ambedue i casi,
definitivi, irreversibili, alla lettera catastrofici. La
libertà di informazione è ormai abrogata per
quanto riguarda la tv (fonte unica dell'informazione
per circa nove italiani su dieci) e ridotta in riserve
sempre più anguste per quanto riguarda la carta stampata,
con effetti sinergici di intimidazione sui pochi giornalisti
ancora degni del nome. Scuola e sanità pubblica si
apprestano ad essere un ricordo, e si rinnovano i tentativi
di rendere operativa la volontà di partitizzare
la cultura, cominciando dai libri di testo nelle scuole.
Quanto ai dirigenti dell'opposizione: non sono mancate
le dichiarazioni di buona volontà, e anzi viene periodicamente
reiterata la disponibilità ad ascoltare
le istanze dei movimenti, la voce dei cittadini. E nel caso
della legge Cirami vi sono stati giorni di opposizione autentica
in parlamento.
Per il resto, però, nulla è cambiato. Ogni
occasione sembra infatti buona (cioè pessima) per
parlare di dialogo con il governo, e per cercare
di riprenderlo, sottolineando con ciò la più
assoluta e perdurante cecità sulla natura del progetto
e della pratica berlusconiana. Se tale dialogo poi non si
avvia è solo perché Berlusconi non offre nemmeno
briciole e pretende come condizione minima e pregiudiziale
una subalternità pronta, cieca, assoluta.
Nel frattempo la preoccupazione prioritaria dei dirigenti
dell'opposizione sembra essere quella di impedire che
si accresca il ruolo e il peso di Sergio Cofferati presso
l'opinione pubblica. Nessuna modifica, invece, quanto
alla linea politica. Nessun rimedio alle divisioni interne
che assomigliano sempre più a faide. Nessuna inversione
di rotta rispetto alla mediocrità trionfante.
3) Che l'analisi implicita nelle grida
combinate di Borrelli e Moretti fosse assolutamente esatta
ha trovato, del resto, una verifica empirica proprio nello
svilupparsi dei movimenti e nei primi risultati già
raggiunti da quelle lotte. Esse, infatti, proprio
escludendo i vertici dei partiti da ogni visibilità
e partecipazione, e scegliendo una via che quei vertici
hanno fin troppo spesso definita massimalista o addirittura
irresponsabile, sono riuscite ad ottenere ciò che
i dirigenti dell'opposizione considerano l'obiettivo principale,
e che invece, con la loro politica pseudo riformista (in
realtà di accomodanti compromessi) non hanno mai
neppure sfiorato: incidere nell'elettorato del centro-destra,
sottrarre consensi a Berlusconi proprio mentre si recuperano
quelli persi fra i propri elettori.
Non a caso, dietro la politica di fatto dei girotondi,
che tiene insieme radicalità dell'indignazione
e della critica con la volontà di parlare anche agli
elettori avversari (l'opposto, dunque,
della chiusura settaria o autoreferenziale, che è
invece quella di chi predica un riformismo accomodante),
c'è un'ipotesi, benché non sempre
esplicitata: che oggi il vero spartiacque non sia fra destra
e sinistra ma fra uno schieramento che in termini europei
è di destra/centro/sinistra (quello oggi all'opposizione),
visto che era sostenuto da Montanelli, e oggi da Sartori
(per non parlare di Dini, di Mastella, e in non pochi casi
financo di Andreotti), e uno schieramento, quello berlusconiano,
anomalo rispetto a ogni destra europea, un impasto originale
e minaccioso di peronismo opulento e di videocrazia.
Se le cose non stessero così, del resto, non si spiegherebbe
il successo di massa di movimenti di opposizione radicale
che si sviluppano però su parole d'ordine meno
che moderate, meno che minimaliste, addirittura istituzionali
come la costituzione è eguale per tutti.
Ma proprio questa realtà - che i movimenti hanno
individuato e contro cui hanno operato con efficacia perché
con coerenza rispetto all'analisi - resta inveceinaccessibile
ai dirigenti dell'opposizione parlamentare, in tutte
le sue componenti. Essi continuano ottusamente a considerano
Berlusconi un avversario tradizionale, semplicemente di
destra, espressione di un classico blocco sociale conservatore,
anzi con capacità (o apparenze) innovative.
4) I movimenti hanno visto le loro analisi confermate,
hanno avuto successo proprio per questo, e tuttavia sembrano
oggi in stallo. Sembra quasi che abbiano timore di aver
avuto ragione fin troppo: il loro successo è
infatti conseguente ad un'analisi che non riescono ad assumere
in modo lucido e dispiegato, perché tenerla ferma
comporterebbe una responsabilità politica inattesa,
onerosa, non più episodica. Eppure, proprio i successi
dei movimenti e il parallelo letargo dei partiti, dimostra
che la linea estremista dei girotondi
non solo è comunque necessaria (testimonianza morale)
ma è addirittura possibile (è l'unica linea
politica efficace e realista).
Nell'esperienza dei movimenti andrebbero sottolineati
e studiati i momenti salienti che confermano quanto detto
sopra.
a) Un antagonismo radicale nei confronti del governo che
spinge anche settori moderati e moderatissimi di popolazione
(secondo i canoni tradizionali) ad auto-organizzarsi e mobilitarsi
con iniziative di piazza, e senza timore di mescolarsi con
le invise (fino a ieri) bandiere rosse: un clima di questo
genere è realizzabile solo in situazioni da unità
nazionale contro un'oppressione antidemocratica. Se
questo non è il comune sentire spontaneo tali eventi
non prenderebbero mai forma. Si tratta dunque di un fenomeno
che pervade in profondità la società italiana,
non di una costruzione artificiale dei promotori dei girotondi.
b) Questa auto-organizzazione è davvero tale, visto
che centralmente ogni iniziativa ha visto come catalizzatori
(più che organizzatori) gruppi assolutamente esigui
di persone. Tale auto-organizzazione ha dimostrato una efficienza
assolutamente stupefacente, un caso di efficienza da passione
civile del tutto imprevista e quasi assurda, che dunque
meriterebbe uno studio sociologico serio, visto che il fenomeno,
per quanto paradossale, è avvenuto davvero. Inoltre
ha dimostrato che la politica costa ma, se sentita, si autofinanzia.
c) In tutte le occasioni si è verificato al di là
di ogni ragionevole dubbio il paradosso del valore aggiunto
della non-partecipazione dei vertici dei partiti. E'
un tema scomodo, perché dal sapore anti-unitario,
e perciò non analizzato e spesso rimosso, ma è
anche una costante degli scorsi mesi: non solo la mancanza
dei dirigenti di partito non rende minore la mobilitazione
ma, coeteris paribus, la rende più facile, più
massiccia, più entusiasta, anche fra gli stessi militanti
delle sezioni che si mettono in movimento accanto
ai cittadini senza tessera.
L'affermazione di Fassino secondo cui a piazza san
Giovanni la metà era gente mia - a parte
l'incredibile lessico da socialismo proprietario
di cui i suoi militanti farebbero per primi
certamente e volentieri a meno - suona perciò perfettamente
vera, ma solo nel senso che si trattava effettivamente di
iscritti e simpatizzanti dell'Ulivo. Ma è poi
perfettamente falsa, nel senso che quegli iscritti e simpatizzanti
si erano mobilitati a prescindere dalle sollecitazioni dei
vertici dell'Ulivo, del resto tardive e contraddittorie
(abbiamo dimenticato, per carità di patria, il goffo
tentativo di boicottaggio tentato con l'annuncio di
una manifestazione dell'Ulivo per il 5 ottobre, ma
esso ci fu, e rientrò solo perché le sezioni,
anziché rinunciare al 14 settembre per il 5 ottobre,
intensificarono le prenotazioni di pullman e ignorarono
la nuova ipotetica scadenza, del tutto virtuale e pretestuosa,
come si vide ben presto).
d) i movimenti hanno visto una partecipazione davvero nazionale,
trasversale ai ceti sociali e alle classi di età.
E se considerati insieme alle mobilitazioni sindacali, costituiscono
davvero quel blocco sociale nuovo e maggioritario che a
parole vanno inseguendo i dirigenti dell'opposizione
ostili a Cgil e girotondi.
5) Una conclusione si impone per quanto provvisoria:
solo la politica dei movimenti, e le analisi e i giudizi
(espliciti e impliciti) che la sorreggono, e che ho richiamato
sommariamente più sopra, sono in grado di invertire
la tendenza dell'opposizione alla sudditanza o all'inefficacia,
alla subalternità e all'innocuità. Anche
perché è perfettamente falso che i movimenti
sappiano solo dire dei no: il programma positivo di governo
c'è già, eccome (proverà a dimostrarlo
anche il prossimo numero di MicroMega, spero), manca solo
la volontà politica, cioè la decisione. E
dei dirigenti adeguati al compito.
Analoga verifica empirica viene del resto dal movimento
no-global. Che vede un intrecciarsi ricchissimo e anche
contraddittorio di esperienze, punti di vista, storie personali
e di gruppo, ma che chiaramente ha messo radici oltre i
partiti, anche quando ne coinvolge gli iscritti (anche a
Firenze forse metà di quella gente era
iscritta e simpatizzante dell'Ulivo, ma con i dirigenti
dell'Ulivo non si sarebbe mobilitata mai).
E una ulteriore conferma verrà dal prossimo movimento
contro la guerra. (Purtroppo, perché vorrà
dire che la guerra ci sarà). Credo che sarà
il più ampio mai avuto in Italia. Aprirà divisioni
perfino nello schieramento di governo. Sarà devastante
per il mondo politico cattolico, poiché questa volta
saranno le gerarchie ecclesiastiche pressoché al
completo a dire un no senza distinzioni e senza reticenze
alla guerra, Onu o non Onu. Dunque, dovrebbe vedere una
opposizione unita, senza alcuna difficoltà e divisione
nel porsi alla testa di un movimento radicale contro questa
guerra.
E invece, bene che vada avremo mille distinguo, mille excusationes
non petitae di non voler essere antiamericani, mille cautele
nello scegliere forme soft di manifestazione, che non diano
l'impressione di demonizzare la Nato, eccetera.
Questo nel migliore dei casi. Perché è addirittura
possibile, visto l'ombrello Onu, che scatti presso
settori non piccoli l'orrenda coerenza con quanto affermato
in passato: stare dalla parte dell'Onu come fonte ultima
di legittimità, dunque stare dalla parte della guerra.
Contro la guerra dovremo riempire le piazze. Su questo davvero
non è necessario insistere. E poiché sono
convinto che ci siano tutte le condizioni perché
il movimento sia davvero gigantesco, e straordinariamente
maggioritario nel paese, credo che potrebbe imporsi al governo,
costringendolo al disimpegno nella guerra di Bush, anche
se avallata dall'Onu.
6) Malgrado tutto confermi le analisi che stavano
alla base dei movimenti e del loro successo, rischiamo lo
stallo. Proviamo allora ad affrontare i nostri problemi.
Proviamo a guardare tutti i nostri difetti senza timori,
nella convinzione che ormai il fiume carsico si è
radicato e allargato, e può dunque interrogarsisenza
mettere a repentaglio il patrimonio civile accumulato. Solo
così, anzi, eviteremo che vada disperso.
Vi è un evidente scarto, troppo grande, tra i girotondi/1
nel senso delle manifestazioni, di tutte le persone messe
in movimento, che si sono fatte attive e dirigenti, e i
girotondi/2 nel senso del deposito organizzato,
dei club e dei loro militanti. Già numericamente.
La parte che rimane stabilmente organizzata costituisce
solo una frazione minima di quella che pure vorrebbe un
impegno continuo, e comunque non ridotto ai momenti delle
manifestazioni.
Questo comporta la tentazione, per i gruppi organizzati
(i girotondi/2, quali che siano i nomi dei vari
club), di dedicarsi ad attività autoreferenziali,
invece che ad iniziative verso l'esterno. E di ipotizzare
coordinamenti organizzativi in assenza di lotte e appuntamenti
da coordinare. Oppure di aspettare convocazioni nazionali
(che non potranno che costituire l'eccezione), senza
sviluppare azione civile, cioè politica
nuova su scala locale, nelle molteplici forme possibile.
Si è parlato di leaderismo. Preoccupazione sbagliata
per come era impostata, poiché è inevitabile
che in un movimento fluido contino presso i mass-media coloro
che nei mass-media comunque avrebbero spazio. Preoccupazione
anzi ingenerosa, visto che proprio la presenza di Nanni
è stata cruciale per il decollo dei girotondi
(e di Fo, Sabina Guzzanti, eccetera, per il Palavobis).
Del resto, molti nuovi nomi che pochi mesi fa erano ignoti,
oggi hanno voce nei mass-media, quindi è perfino
vero che: chi inventa diventa.
Ma in un modo più sottile il problema certamente
nasce: proprio il successo, e la visibilità del movimento,
farà sì che vengano notate sempre di più
tutte le assenze, anziché tutte le presenze. D'altra
parte non è possibile che si diventi tutti dei professionisti
di una politica del tempo libero, sarebbe una contraddizione,
e proprio i nomi più noti, visto che la notorietà
è spesso legata a una molteplicità di impegni,
potrebbero essere assenti più di frequente. Proprio
le loro assenze, inevitabili e non certo polemiche, saranno
le più sottolineate e strumentalizzate. Dovremo ragionare
insieme a modi di comunicazione che evitino tali strumentalizzazioni.
7) La cosa più rischiosa resta comunque la
tentazione all'incoerenza, al non prendere atto che
l'analisi era giusta, al non trarne le conseguenze. Forse
non riusciamo a crederci, forse ci sembra impossibile che
proprio degli impolitici come noi abbiano avuto maggior
realismo politico. Forse semplicemente essere coerenti e
prendere atto comporterebbe dei pesi esistenziali che giustamente
non vogliamo: fare noi politica ogni giorno, diventare dei
professionisti del bricolage, della cittadinanza attiva,
il che sarebbe anche politicamente assurdo e contraddittorio.
Ma questo non può spingerci a precipitare in un assurdo
pio desiderio, smentito dai fatti: che cioè gli attuali
dirigenti dell'Ulivo diventino diversi da quello che
sono e che hanno dimostrato di voler rimanere. A insistere
in questa illusione non faremmo che rinnegare tutto quello
che abbiamo capito, che abbiamo fatto, e che dai fatti è
stato confermato. E non riusciremmo neppure a liberarci
dalle responsabilità morale e politica che ormai,
essendoci ritrovati in piazza in oltre un milione, fanno
parte della nostra esistenza. Corrispondere a questa responsabilità,
senza diventare dei professionisti, dei bricoleurs
a tempo pieno, è l'enigma che dobbiamo risolvere.
Fingere che si sia risolto da sé, perché i
dirigenti dell'Ulivo hanno realizzato quel mutamento
che non prevedevamo possibile (e che il loro comportamento
ha confermato come impossibile) significherebbe non solo
compiere un errore clamoroso, ma dissipare tutta la passione
civile e le energie che abbiamo contribuito a mettere in
azione. Perché è sempre più vero che
crolla il consenso per Berlusconi (ciascuno comincia ad
averne verifiche nell'ambito delle sue conoscenze personali)
e il malgoverno accumula elementi tragici e comici, ma non
è affatto alle porte quel trionfo dell'opposizione
che sarebbe ormai ovvio e incombente se all'opposizione
ci fossero gruppi dirigenti di mediocrità normale,
europea.
Rischiamo di non voler vedere questa sgradevolissima realtà
per paura di dover surrogare quei gruppi dirigenti. E invece:
non dovremo fare nulla di più di quanto abbiamo fatto
lo scorso anno, con una più lucida consapevolezza
che l'agire dei movimenti è per un verso già
politica (e non un clima su cui poi lavoreranno
i politici veri), e per l'altro che è
solo un aspetto della politica, l'unico a cui possiamo
oggi dare il nostro contributo.
8) Di questo contributo dovrebbe far parte l'impegno
per una stagione di referendum. Me ne convinco sempre di
più, anche se ancor più mi convinco che tale
stagione abbia senso solo ad alcune precise e ineludibili
condizioni: a) che le leggi da abrogare riguardino sia la
giustizia sia temi che coinvolgano il mondo del lavoro (ed
esplicitamente la Cgil); b) che tra le leggi sulla giustizia
ve ne sia anche una votata per inciucio durante il governo
di centro-sinistra; c) che a promuovere e dirigere la campagna
referendaria (e dunque a rappresentarla in tv) siano comitati
nazionali senza dirigenti di partito; d) che i partiti diano
comunque un apporto convinto di risorse umane, comunicative,
finanziarie; e) che in uno dei comitati promotori sia presente
Sergio Cofferati.
Si tratterebbe di uno sforzo non da poco, di una sorta di
14 settembre prolungato (non un mese ma tre). Ma se questo
esige il realismo politico, avrebbe senso sottrarsi, dopo
aver messo in moto il più grande movimento auto-organizzato
della storia repubblicana? Abbiamo la possibilità
di rinunciare a far bene quello che comunque sarà
fatto (una stagione di referendum), ma che rischia di essere
fatto con modalità che accrescono a dismisura le
possibilità di sconfitta? E non si sono ormai accumulati
tutti gli elementi per fare del referendum un vero e proprio
scontro di civiltà, fra la democrazia
presa sul serio e un tentativo ormai dispiegato e sfacciato
di ridurla a finzione? Scontro pacificissimo, ovviamente,
ma il doverlo ripetere ogni volta già indica come
ormai l'uso intimidatorio e criminalizzante (verso
ogni autentica opposizione) del potere informativo
monopolistico abbia superato il livello di guardia.
Una grande manifestazione nazionale, una sorta di festa
della Costituzione (magari non a Roma, e invece a
Firenze o a Milano), potrebbe lanciare la stagione referendaria,
la costituzione dei comitati in tutto il paese, precedendo
di qualche settimana i tre mesi di raccolta delle firme.
Roma, 2 gennaio 2003